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a2 --- nanoLinux: introduzione

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Capitolo 557.   nanoLinux: introduzione

nanoLinux (1) è il nome di un sistema GNU/Linux multiuso, adattato in modo da poter funzionare anche senza bisogno di installazione. Si distinguono diversi livelli di nanoLinux attraverso un numero romano, dove «nanoLinux I» rappresenta quello minimo e «nanoLinux IV» rappresenta invece quello più alto. I livelli da «II» a «IV» sono abbastanza omogenei per quanto riguarda l'organizzazione del sistema operativo e quando si utilizza il nome nanoLinux senza specificarne il livello, si intende fare riferimento a un «nanoLinux» che appartiene a un livello da «II» a «IV».

I primi lavori con il nome nanoLinux sono del 1997 e, originariamente, l'aggettivo «nano» poteva avere a che fare con l'intenzione di realizzare un sistema operativo minimo. Attualmente il nome è da intendere come qualcosa che non vuole essere troppo appariscente, mentre le dimensioni tendono anche a essere enormi. Si osservi che il sito NanoLinux raggiungibile all'indirizzo <http://www.nanolinux.com> non ha nulla a che vedere con questi lavori.

nanoLinux, nei livelli da «II» a «IV», è una distribuzione GNU/Linux Debian, per architettura i386, ritoccata e adattata. nanoLinux può essere installato all'interno di una partizione di un disco fisso, anche un disco collegato attraverso un bus USB, inoltre può essere riportato lentamente allo stato di una distribuzione GNU/Linux Debian pura e semplice.

Per poter funzionare correttamente, nanoLinux richiede una certa quantità di memoria centrale (RAM); orientativamente servono: 64 Mibyte per il livello II; 128 Mibyte per il livello III; 256 Mibyte per il livello IV.

nanoLinux, a differenza di altri sistemi GNU/Linux che prevedono la realizzazione di una versione CD o DVD live, cerca di utilizzare il minor numero possibile di artifici, allo scopo di consentire all'utilizzatore la modifica e la riproduzione di CD e DVD simili in modo abbastanza semplice. In particolare, non si fa uso di un disco RAM e il kernel ha una piccola modifica per consentire ugualmente l'avvio di dischi esterni, anche se collegati attraverso una porta USB.

Una caratteristica importante di nanoLinux consiste nell'offrire servizi impegnativi anche quando viene avviato da un CD o da un DVD, salvo qualche eccezione per motivi di sicurezza. Ciò comporta delle conseguenze, che consistono in un tempo di avvio più lungo di altri sistemi autoavviabili e in un utilizzo più intenso del lettore CD o DVD. Si tenga in considerazione il fatto che l'utilizzo intensivo del lettore può creare delle situazioni di stallo quando si affollano troppe attività; per attenuare questo problema, può essere di aiuto la disponibilità di una maggiore quantità di memoria centrale.

557.1   Script «nanorc»

La maggior parte delle funzioni predisposte all'interno di nanoLinux sono gestite con l'aiuto di uno script, denominato nanorc (nanoLinux run commands), che, se usato senza argomenti, offre un menù con le funzioni disponibili e il contesto nel quale queste possono essere utilizzate.

Lo script nanorc si trova fisicamente nella directory /etc/script/, assieme ad altri script di contorno, realizzati sempre per nanoLinux.

557.2   Preparazione

nanoLinux potrebbe essere distribuito direttamente in forma di CD o DVD, oppure attraverso file che contengono l'immagine del disco da riprodurre. Il file contenente l'immagine del CD o del DVD da realizzare viene distribuito normalmente in forma compressa, di solito suddiviso in porzioni più piccole per facilitare le operazioni di scarico dalla rete.

Il file usato per contenere l'immagine del CD o del DVD potrebbe avere un nome simile ai modelli seguenti, che si riferiscono ai livelli da «II» a «IV»:

nLinux-II.edizione.iso9660.gz
nLinux-III.edizione.iso9660.gz
nLinux-IV.edizione.iso9660.gz

Per riportare il file allo stato originale, disponendo di un sistema operativo Unix, si procede semplicemente come nell'esempio seguente, dove si fa riferimento al livello «III»:

gunzip nLinux-III.edizione.iso9660.gz[Invio]

In tal caso si ottiene il file nLinux-III.edizione.iso9660, pronto per il CD.

Se però il file in questione risulta suddiviso, per i motivi già esposti, si trovano probabilmente una serie di file del tipo:

nLinux-III.edizione.iso9660.gz.nnnn

In pratica, il nome del file ha un'estensione costituita da un numero di quattro cifre. Supponendo che al posto del file nLinux-III.edizione.iso9660.gz ci siano i file da nLinux-III.edizione.iso9660.gz.0001 a nLinux-III.edizione.iso9660.gz.0005, si potrebbe ottenere il file-immagine originale, pronto per la produzione del disco con il comando seguente:

cat nLinux-III.edizione.iso9660.gz.* \
  \| gunzip > nLinux-III.edizione.iso9660
[Invio]

La riproduzione del CD o del DVD di nanoLinux, come di qualunque disco autoavviabile, richiede un CD o un DVD vergine di buona qualità, perché il lettore che si utilizza viene sottoposto a un lavoro molto intenso; inoltre, anche se un CD o un DVD di bassa qualità può risultare leggibile in condizioni normali, potrebbe diventare difficile ottenere con questo l'avvio automatico del sistema.

Quando finalmente si dispone del CD o del DVD di nanoLinux, occorre comunque ricordare di controllare la configurazione del firmware (il BIOS), dove si deve vedere che la prima unità a essere presa in considerazione per l'avvio del sistema è il lettore CD o DVD.

Figura 557.1. Ecco come potrebbe apparire la configurazione del firmware per fare in modo che si avvii prima il CD del sistema contenuto nel disco fisso.

    Boot drive sequence:
        1st. ----------------------------- [CD-ROM]
        2nd. ----------------------------- [Floppy disk]
        3rd. ----------------------------- [Hard Disk]

Figura 557.2. In un firmware più vecchio, la voce per indicare la sequenza di avvio potrebbe essere unica. In questo caso, la lettera «A» rappresenta il dischetto, mentre la lettera «C» rappresenta il disco fisso.

    Boot sequence:         [CD-ROM,A,C]

557.2.1   Dischetto di avvio in caso di emergenza

Nel caso si intenda utilizzare nanoLinux in versione CD o DVD con un elaboratore in cui non è possibile configurare l'avvio da tali unità, è possibile riprodurre un dischetto di avvio, che però contiene un kernel ridotto, in cui mancano molte funzionalità. La disponibilità di questo kernel ridotto consente eventualmente l'uso di elaboratori con una quantità di memoria centrale molto più bassa.

Il dischetto di avvio di emergenza è lo stesso usato per nanoLinux II, III e IV, inoltre è anche lo stesso dischetto che si usa per avviare nanoLinux I (che è un sistema basato principalmente su dischetti da 1 440 Kibyte). Pertanto, tra le voci del menù di avvio è disponibile anche fd0, che serve appunto per nanoLinux I.

Il file contenente l'immagine del dischetto si trova nella directory radice del CD o del DVD, con il nome boot.img. Da un sistema GNU/Linux è possibile ottenere facilmente una copia di questo dischetto, a partire dall'immagine, con un comando simile a quello seguente:

cp boot.img /dev/fd0[Invio]

Se si dispone di un sistema Dos o MS-Windows, si può sfruttare lo script MKBOOT.BAT che a sua volta si avvale del programma RAWRITE2.EXE, entrambi collocati nella directory radice del CD o del DVD. Nell'esempio seguente si suppone che il CD o il DVD corrisponda all'unità D::

D:\> MKBOOT.BAT[Invio]

Nella directory radice del disco ci sono anche altri file il cui nome corrisponde al modello rootn.img. Si tratta dei file-immagine necessari per riprodurre una copia di nanoLinux I. Eventualmente, anche per questi file ci sono altrettanti script del tipo MKROOTn.BAT, che consentono di riprodurre tali dischetti comodamente da un sistema Dos o MS-Windows:

D:\> MKROOT1.BAT[Invio]

D:\> MKROOT2.BAT[Invio]

D:\> ...

557.3   Avvio e arresto del sistema da CD o da DVD

Quando si avvia nanoLinux da un CD o da un DVD, si possono presentare due tipi di schermate, in base al sistema di avvio utilizzato. Generalmente dovrebbe trattarsi di una cosa simile a quella seguente:

banner

nanoLinux, as an adaptation of a GNU/Linux distribution to work directly out of
a CD-ROM or a DVD-ROM, is Copyright (C) 2002-2005 Daniele Giacomini
<daniele@swlibero.org>, and is distributed under the GNU General Public License:

 This work is free software without any warranty; you can redistribute it
 and/or modify it under the terms of the GNU General Public License as
 published by the Free Software Foundation; either version 2 of the License, or
 (at your option) any later version. See /usr/share/doc/common-licenses/GPL-2
 for details.

The GNU/Linux distribution contained inside the nanoLinux CD-ROM has its own
conditions, and the same is for the software packages included (see files
/usr/share/doc/*/copying for details). The software included is generally free,
or at least free of charge, but some activities like selling or exporting out
of some countries might be restricted.
*******************************************************************************
Please select a name like: auto, hda, hdb, hdc, hdd, hda1, hda2,... sda, sdb,
sda1, sda2,... sr0, sr1, to boot the root file system from the corresponding
device file (/dev/hda, /dev/hdb, etc.). You may select a BIOS device with a name
like "80", which selects the boot sector inside the first ATA hard disk. You may
also press [Enter] to boot the usual hard disk.

In tal caso, il sistema di avvio di nanoLinux prevede di indicare una sigla che rappresenta l'unità in cui si trova il CD o il DVD stesso, per poter passare al kernel l'indicazione di quale file system innestare per avviare il sistema. Eventualmente, nella maggior parte delle situazioni dovrebbe andare bene anche la sigla auto, che però rende inaccessibile un eventuale disco fisso secondario del primo bus ATA (/dev/hdb).

Il file principale del kernel di nanoLinux dispone di molte funzionalità, pertanto potrebbe essere utilizzato anche solo per avviare un sistema operativo su una partizione di un disco fisso, che ha tutto, tranne un meccanismo di avvio funzionante.

Supponendo che il disco sia inserito in un lettore corrispondente al file di dispositivo /dev/hdc, al momento dell'avvio è necessario inserire la sigla hdc:

boot: hdc[Invio]

Eventualmente, come già accennato, si può tentare la sigla auto:

boot: auto[Invio]

Se si utilizza la sigla auto, le unità che normalmente sarebbero accessibili con i file di dispositivo da /dev/hdb in poi, si raggiungono invece con /dev/sr0, /dev/sr1,... ammesso che si tratti di unità CD o DVD. Tuttavia, se esistono unità a disco normali (ATA) in corrispondenza di tali file di dispositivo, queste non sono più accessibili dopo l'avvio in tale modalità.

Se si preme solo [Invio], senza l'indicazione di alcuna sigla, si ottiene l'avvio di quanto previsto nel primo disco fisso, che potrebbe contenere un altro sistema operativo. In questo modo, se si vuole lasciare il CD o il DVD di nanoLinux nel lettore, questo non dovrebbe dare disturbo anche per l'uso normale del proprio elaboratore.

In alternativa, si può presentare una schermata differente, simile a quella seguente, dove la selezione avviene attraverso un menù:

    GRUB  version X.XX  (640K lower / 3072K upper memory)

.-------------------------------------------------------------------------.
| default: start the first hard disk as usual                             |
| read the nanoLinux copyright notice                                     |
| read nanoLinux introduction 1                                           |
| read nanoLinux introduction 2                                           |
| read nanoLinux introduction 3                                           |
| read nanoLinux introduction 4                                           |
| read nanoLinux introduction 5                                           |
| auto    root=/dev/sr0 hdb=ide-scsi hdc=ide-scsi hdd=ide-scsi ro setup-> |
| hda     root=/dev/hda ro                                                |
| hdb     root=/dev/hdb ro                                                |
| hdc     root=/dev/hdc ro                                                |
| hdd     root=/dev/hdd ro                                                |
`-------------------------------------------------------------------------'
     Use the ^ and v keys to select which entry is highlighted.
     Press enter to boot the selected OS, 'e' to edit the
     commands before booting, or 'c' for a command-line.


 

Naturalmente, le voci disponibili sono molto più numerose e si raggiungono semplicemente premendo i tasti freccia; per selezionare una voce evidenziata, basta premere [Invio].

Trattandosi di un kernel voluminoso, la fase iniziale di verifica dei dispositivi esistenti è abbastanza lunga;(2) inoltre, la fase successiva della procedura di inizializzazione del sistema (Init) può mostrare degli errori, normalmente innocui, a causa della presenza di un file system in sola lettura.

Se per qualche ragione la sigla auto non si può utilizzare (o non funziona), se non si sa qual è il file di dispositivo corrispondente al lettore CD o DVD, si possono fare dei tentativi, sapendo che se si sbaglia, il kernel si blocca con un kernel panic, specificando che non è in grado di innestare quel tale dispositivo.

In presenza di un lettore che non sia in condizioni perfette di funzionamento, oppure utilizzando una copia di nanoLinux su un disco che non ha le caratteristiche ottimali richieste, anche se si riesce ad avviare il CD o il DVD, si rischia di non arrivare alla fine della procedura di avvio, terminando, anche in questo caso, con un kernel panic.

Quando si conclude la fase di avvio, il sistema si presenta come una distribuzione GNU/Linux tradizionale, con le solite console virtuali a disposizione, dove è necessario identificarsi nel modo consueto. È previsto l'utente root e alcuni utenti comuni (tizio, caio, sempronio, mevio, filano, martino e calpurnio). Tutte queste utenze sono associate inizialmente alla parola d'ordine nano, che può essere modificata successivamente nei modi consueti:

nanohost login: root[Invio]

Password: nano[Invio](3)

Oppure:

nanohost login: tizio[Invio]

Password: nano[Invio](4)

Nello stesso modo si procede con le altre utenze.

Se si intende utilizzare nanoLinux per accedere alla rete, è necessario configurare l'interfaccia o le interfacce di rete. nanoLinux prevede un certo tipo di organizzazione a proposito della configurazione della rete, pertanto può essere conveniente l'uso del comando nanorc network config, da usare con i privilegi dell'utente root.

Se si vuole utilizzare la grafica, la si deve avviare manualmente:

startx[Invio]

Se si vuole permettere a un docente di controllare il proprio lavoro da una stazione remota, conviene usare invece sharedx:

sharedx[Invio]

Al termine dell'utilizzo del sistema, si può chiudere con il solito:

shutdown -h now[Invio]

Tuttavia, durante il funzionamento da CD o da DVD, se non sono stati innestati dei dischi con dati sensibili, lo spegnimento diretto dell'elaboratore non dovrebbe portare delle conseguenze negative, perché il CD o il DVD non può alterarsi. Si osservi comunque che la combinazione [Ctrl Alt Canc] è stata associata all'avvio della procedura di arresto del sistema, pertanto in tal modo non si ottiene il riavvio, come invece avviene in un sistema GNU/Linux comune.

Al termine del funzionamento da CD o da DVD, non viene offerta l'espulsione del disco; tuttavia ciò non dovrebbe interferire con l'avvio del sistema previsto nel primo disco fisso, dato che premendo [Invio] è proprio ciò che si trova nel disco fisso a essere eseguito. Pertanto, in base a questa organizzazione, il CD o il DVD di nanoLinux potrebbe rimanere stabilmente nel lettore.

Per cercare di offrire maggiori possibilità di successo nell'utilizzo di nanoLinux, sono disponibili due kernel alternativi per l'avvio normale: uno abbastanza recente e un altro un po' più vecchio. Avviando nanoLinux con il kernel più vecchio possono mancare gli automatismi legati alla generazione automatica dei file di dispositivo; tuttavia può succedere che con certi elaboratori quello sia l'unico che consente di gestire certi componenti importanti.

Tabella 557.5. Sigle principali che possono essere usate per controllare l'avvio del CD o del DVD, quando c'è la necessità di scriverle direttamente (pertanto il sistema di avvio usato è Isolinux). Si osservi che sono previste anche delle voci per avviare un sistema nanoLinux installato in un disco normale, che per qualche ragione non si può avviare direttamente; in tal caso, si può anche aggiungere l'opzione root=/dev/... per cambiare soltanto il file system principale; per esempio, volendo avviare nanoLinux installato nella nona partizione di un disco USB esterno, si potrebbe inserire: sda1 root=/dev/sda9.

Sigla normale Sigla per utilizzare un kernel più vecchio Comportamento
 
Se non si indica nulla, viene avviato il sistema installato nel primo disco fisso.
auto
oldauto
Avvia il kernel di nanoLinux, tentando di innestare la prima unità CD o DVD.
hda
oldhda
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare la prima unità ATA (potrebbe essere un lettore CD o DVD collocato da solo in un elaboratore senza disco fisso).
hdb
oldhdb
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare la seconda unità ATA (potrebbe essere un lettore CD o DVD).
hdc
oldhdc
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare la terza unità ATA (potrebbe essere un lettore CD o DVD).
hdd
oldhdd
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare la quarta unità ATA (potrebbe essere un lettore CD o DVD).
sr0
sr1
oldsr0
oldsr1
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare un lettore CD o DVD collegato attraverso il bus USB.
hda1...hda4
hdb1...hdb4
hdc1...hdc4
hdd4...hdd4
oldhda1...oldhda4
oldhdb1...oldhdb4
oldhdc1...oldhdc4
oldhdd4...oldhdd4
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare una partizione di un disco ATA, corrispondente al file di dispositivo /dev/sigla. Ciò può essere utile per avviare un sistema GNU/Linux già installato ma che non si avvia da solo.
sda1...sda4
oldsda1...oldsda4
Avvia il kernel di nanoLinux per innestare una partizione di un disco USB, corrispondente al file di dispositivo /dev/sigla. Ciò può essere utile per avviare un sistema GNU/Linux già installato ma che non si avvia da solo.
80
Avvia il sistema operativo installato nel primo disco fisso.
81
Avvia il sistema operativo installato nel secondo disco fisso.

Come si può vedere nella tabella, assieme alle voci normali per l'avvio del CD o del DVD, ne sono previste altre che iniziano per old (oldauto, oldhdb, oldhdc, ecc.). Queste voci fanno la stessa cosa di quelle corrispondenti, con la differenza che avviano la versione più vecchia del kernel.

557.4   Salvataggio e recupero della configurazione

Durante il funzionamento da CD, da DVD, o da qualunque altro mezzo di memorizzazione in sola lettura, è possibile intervenire sui file di configurazione, sia a mano, sia con l'aiuto dello script nanorc. Questi file si trovano a partire dalla directory /ramdisk/etc/ (ovvero /etc/, che è esattamente la stessa cosa) e possono essere salvati prima dell'arresto del sistema, in un dischetto, in una partizione che risulti accessibile, o in un altro mezzo di memorizzazione disponibile.

Durante il funzionamento da CD o da DVD, o comunque in tutte le situazioni in cui nanoLinux accede in sola lettura al file system principale, la maggior parte dei file contenuti a partire dalla directory /etc/ è costituita da collegamenti simbolici a file non modificabili. Tuttavia, la directory /etc/ e le sue sottodirectory sono tutte modificabili, pertanto, per intervenire a mano in uno di questi file, può essere necessario prima cancellare il collegamento simbolico corrispondente, per sostituirlo con una copia del file a cui questo puntava, prima di poterne modificare il contenuto.

Per la precisione, i collegamenti simbolici sono diretti a file corrispondenti nella gerarchia /HD-ROOT/etc/.

Si può salvare il contenuto della directory /etc/ con il comando nanorc config save:

.----------Save configuration------------.
| Please insert the device file where    |
| you want to save your configuration:   |
| .------------------------------------. |
| |   /dev/fd0   floppy_disk           | |
| |   /dev/md1   raid_partition        | |
| |   /dev/md2   raid_partition        | |
| |   /dev/md3   raid_partition        | |
| |   /dev/md4   raid_partition        | |
| |   /dev/hda1  ata_partition         | |
| |   /dev/hda2  ata_partition         | |
| |   /dev/hda3  ata_partition         | |
| |   /dev/hda4  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd1  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd2  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd3  ata_partition         | |
| |   /dev/hdd4  ata_partition         | |
| `------------------------------------' |
|----------------------------------------|
|         <  OK  >     <Cancel>          |
`----------------------------------------'

Si possono usare i file di dispositivo /dev/fd0, /dev/fd1, da /dev/md1 a /dev/md9, da /dev/hdan a /dev/hddn e da /dev/sdan a /dev/sdgn, dove n va da 1 a 17, perché all'avvio il file usato per salvare tali dati viene cercato, nell'ordine, in questi dischi e partizioni (si osservi che i file di dispositivo /dev/sdan si intendono riferiti a dischi USB esterni, perché in questa fase dell'avvio non sono disponibili i moduli che potrebbero consentire l'accesso a un'unità SCSI vera e propria). Per la precisione, il file usato per salvare la configurazione si chiama nlnx3cfg.tgz ed è proprio un archivio compresso tar+gzip (il numero «3» che appare nel nome rimane lo stesso per tutti i livelli da «II» a «IV»).

Si osservi che in questo modo vengono archiviati e recuperati anche alcuni script che potrebbero essere modificati a mano. Per questa ragione, un archivio del genere è utile solo se riferito precisamente alla stessa edizione di nanoLinux per la quale è stato realizzato; pertanto, all'avvio, se viene identificato un file del genere che però non corrisponde nella versione, non viene utilizzato.

Attraverso questo meccanismo è possibile modificare in particolare i file /etc/init.d/rc.hardware e /etc/init.d/rc.nano. Può essere utile modificare il file /etc/init.d/rc.hardware aggiungendo in coda le istruzioni necessarie a caricare il modulo del kernel di una vecchia scheda di rete ISA; per esempio, nel caso di una scheda di rete NE2000, l'istruzione potrebbe essere modprobe ne io=0x300. Per quanto riguarda /etc/init.d/rc.nano, tra le altre cose si potrebbero aggiungere in coda delle istruzioni che modificano i permessi dei file di dispositivo contenuti a partire dalla directory /dev/.

557.5   file system compresso

Nelle edizioni attuali di nanoLinux, a eccezione di alcuni file, il file system del CD o del DVD contiene dati compressi. Per la precisione sono esclusi dalla compressione i file contenuti nella directory isolinux/ e i file di accompagnamento, che devono risultare leggibili in tutte le condizioni di utilizzo.

Per ottenere la compressione dei dati si usano le estensioni Zisofs, specifiche dei sistemi GNU/Linux.

In pratica, questo tipo di compressione si applica al file singolo, così che la struttura di file e directory risulta visibile anche se si accede al disco senza usare le estensioni necessarie.

557.6   Memoria virtuale

Attraverso lo script nanorc è possibile creare facilmente un file in una partizione disponibile per la gestione della memoria virtuale. Questo file viene riconosciuto all'avvio perché ha il nome nlnx3tmp.swp; pertanto, può anche essere creato manualmente, purché si sia in grado di farlo.

Eventualmente, nella directory radice del sistema funzionante da CD o da DVD, si trovano due file compressi, nlnx3tmp.gz e nlnx3tmp.zip, che contengono un file da 64 Mibyte, inizializzato per la memoria virtuale. Questi file possono essere collocati nella partizione appropriata, anche con l'ausilio di un altro sistema operativo, provvedendo naturalmente a estrarli, assicurandosi di ottenere il file nlnx3tmp.swp, come previsto (se si espande il file compresso nlnx3tmp.gz, si ottiene il file nlnx3tmp, ma in tal caso il nome va poi cambiato manualmente in nlnx3tmp.swp). Questo accorgimento si rende necessario particolarmente per poter utilizzare a tale proposito una partizione contenente un file system NTFS, che con i kernel 2.6 consente la modifica di file già esistenti, purché non si cambi la loro dimensione.

Si osservi che l'accesso in scrittura a una partizione contenente un file system NTFS è sempre un'operazione rischiosa. Il meccanismo appena descritto per l'inserimento di un file di scambio per la memoria virtuale va verificato quando si ha la certezza di non poter fare dei danni irrimediabili. Questa annotazione viene fatta perché nanoLinux è pensato in modo particolare per l'utilizzo nella didattica, ma spesso nella scuola si utilizzano apparecchiature fornite con una garanzia che vieta l'installazione di qualunque altro software. Indipendentemente da qualunque considerazione su un tale tipo di politica, in queste condizioni, considerato che l'accesso a un file system NTFS con un sistema operativo diverso da quello per il quale è stato realizzato, viene identificato normalmente da quel sistema come atto ostile, il solo fatto di avere memorizzato o modificato un file con un sistema operativo estraneo, rischia di compromettere la garanzia.

557.7   Applicativi disponibili

Nelle tabelle seguenti si riassumono brevemente gli applicativi principali che sono contenuti nel CD di nanoLinux III standard (l'elenco non è completo), assieme alle note essenziali sull'uso degli script che lo accompagnano. Si osservi che, evidentemente, nanoLinux IV ha moltissimi applicativi in più.

Tabella 557.7. Riepilogo degli applicativi più importanti che sono presenti nel CD di nanoLinux III standard.

Applicativi Annotazioni
VI Programma tradizionale per la creazione e la modifica dei file di testo.
Midnight Commander (mc, mcedit) Shell molto sofisticata con programma di modifica di file di testo integrato.
Perl Interprete Perl.
Gcc, FreePascal Compilatori.
Tar, Gzip, Bzip2, Zip Programmi per l'archiviazione dei dati.
E2fsutils, JFSutils Programmi per la creazione e gestione dei file system Second extended e JFS.
Mdadm Programma per la creazione e amministrazione di dischi RAID attraverso una gestione software.
Aumix, Grip, Xwave, Timidity, VLC Programmi per l'accesso alle funzionalità audio e per la riproduzione di formati audio e video.
Antiword, Catdoc Lettura di file in formato Winword.
SQLite (sqlite3) DBMS.
Mathopd, PHP Servente HTTP, interprete PHP.
OOPS Proxy HTTP.
OpenBSD FTP Servente FTP.
W3M, Wget Programmi per la navigazione ipertestuale con il protocollo HTTP.
Firefox Programma grafico per la navigazione ipertestuale con il protocollo HTTP.
Amaya Programma per la scrittura visuale di documenti in formato HTML e per la loro composizione tipografica.
Exim MTA. Gli indirizzi di posta elettronica che contengono indirizzi IPv4, devono essere racchiusi tra parentesi quadre, tipo: tizio@[192.168.1.2].
Balsa, Mutt, Mailx (mail) MUA per l'invio e la lettura di messaggi di posta elettronica, aderenti al formato Unix mailbox.
Bind Servente DNS.
DHCP ISC Servente e cliente DHCP.
Host, Dig, Whois Programmi per consultare il DNS.
Gnuplot Programma per il disegno di funzioni.
XFig, Gpaint, ImageMagick Programmi di disegno e di fotoritocco.
SANE Gestione di scanner e telecamere digitali.
Ghostscript, Ghostview, GV, Xpdf Programmi per la conversione e la visualizzazione del formato PostScript e PDF.
OpenSSH Servente e cliente per il protocollo SECSH. Durante il funzionamento da CD il demone che svolge il ruolo di servente deve essere avviato esplicitamente: /etc/init.d/ssh start.
Netstat, IPTraf, Ethereal, Psad Applicativi per il controllo e lo studio pratico delle reti.
VNC Servente e cliente VNC.
teTeX Sistema di composizione tipografica.

Tabella 557.8. Riepilogo dei programmi e degli script specifici di nanoLinux.

Comando Descrizione
nanolinux
Visualizza la guida interna di nanoLinux in formato testo.
appunti
Scorre a video Appunti di informatica libera in formato testo.
minilpr -Pnome_filtro_di_stampa[-{p|u}[n]]
Avvia una stampa senza usare la coda (senza lpd). In questo caso si usa l'opzione -P seguita dal nome del filtro, dove la lettera «p» indica un collegamento a una porta parallela, mentre la lettera «u» indica l'uso di una porta USB; inoltre, il numero finale consente di selezionare quale porta: zero nel caso della prima, ma è anche predefinito, uno nel caso della seconda.
txt2ps file_di_testo
cat file_di_testo | txt2ps > file_ps
Converte un file di testo in un file PostScript, con margini adeguati.
htmlcheck file_html
html3check file_html
html4check file_html
xhtmlcheck file_xhtml
Verifica la correttezza sintattica di un file HTML, o XHTML.
html-index [-r] directory file_indice
Crea un indice HTML nella directory indicata, con il nome specificato; se si usa l'opzione -r, si ottiene l'indice anche nelle sottodirectory.
firewall-on
firewall-off
Si tratta di due script modificabili (anche durante l'uso da CD o da DVD) per attivare e disattivare alcune politiche di filtro di pacchetti. Si tratta di esempi per facilitare la sperimentazione; le regole che appaiono inizialmente sono compatibili con Psad.
latin1 comando
Mentre si utilizza realmente la codifica UTF-8 per il proprio terminale, avvia il comando indicato come argomento in modo che questo si trovi a funzionare come se il terminale fosse configurato invece per la codifica ISO 8859-1.
big5 comando
Mentre si utilizza realmente la codifica UTF-8 per il proprio terminale, avvia il comando indicato come argomento in modo che questo si trovi a funzionare come se il terminale fosse configurato invece per la codifica BIG-5 (cinese).
vncrc
Menù per l'utilizzo di VNC.
nanorc
Menù per la configurazione e l'utilizzo delle funzionalità più importanti di nanoLinux.

Tabella 557.9. Utilizzo di nanorc. In quasi tutti i casi occorre intervenire in qualità di utente root.

Comando Descrizione
nanorc acpi spindown
Configurazione facilitata del tempo di ritardo per lo spegnimento dei dischi, quando sono disponibili le funzionalità ACPI.
nanorc locale config
Configurazione facilitata della localizzazione. La configurazione locale può essere distinta in base all'uso da console o da X.
nanorc unicode start
nanorc unicode stop
U
u
Abilita o disabilita la gestione della console per la codifica UTF-8.
nanorc mouse config
Configurazione facilitata per l'uso del mouse.
nanorc x config
Crea un file /etc/X11/XF86Config, a partire da /etc/X11/xorg.conf.vesa, consentendo di specificare il tipo di adattatore grafico.
nanorc x config-remove
Elimina la configurazione personalizzata della grafica per l'utente che avvia il comando.
nanorc print maxpages
Consente di definire una quantità massima di pagine che possono essere stampate simultaneamente.
nanorc printer config
Consente di ricreare il file /etc/printcap impostando la coda di stampa predefinita per la stampante che si usa in un certo momento.
nanorc printer clients
nanorc printer access
Nel primo caso consente di definire l'elenco dei nodi di rete previsti per l'accesso al proprio servizio di stampa; nel secondo consente di scegliere quali nodi, tra quelli previsti, possono accedere effettivamente al servizio di stampa.
nanorc proxy clients
nanorc proxy access
Nel primo caso consente di definire l'elenco dei nodi di rete previsti per l'accesso al proprio servizio proxy HTTP; nel secondo consente di scegliere quali nodi, tra quelli previsti, possono accedere effettivamente al servizio.
nanorc storage clients
nanorc storage access
Nel primo caso consente di definire l'elenco dei nodi e dei file di dispositivo di cui controllare i permessi di accesso; nel secondo si abilita o si disabilita l'accesso. Questa funzione serve a controllare l'utilizzo di unità di memorizzazione esterna, nell'ambito di un gruppo di elaboratori già previsti tra le copie speculari.
nanorc vga config
Crea un file /etc/vga/libvga.config, a partire da /etc/vga/libvga.config.vesa, consentendo di specificare il tipo di adattatore grafico.
nanorc mta config
nanorc-config-exim
Aggiorna il file /etc/exim/exim.conf di Exim in base all'indirizzo assegnato all'interfaccia ppp0 o eth0. Durante il funzionamento da CD o da DVD, viene avviato automaticamente da Cron a intervalli regolari.
nanorc mta sender
nanorc mta domain
Definisce il mittente o il dominio da usare per i messaggi di posta elettronica che vengono trasmessi (il campo From:). Questo script si avvale di nanorc-config-exim per rigenerare la configurazione di Exim.
nanorc ppp on
nanorc ppp off
Apre e chiude una connessione PPP con l'uso di un modem esterno collegato alla porta seriale (non funziona con i «winmodem»).
nanorc network config
Configurazione facilitata per l'accesso alla rete locale.
nanorc freeaccess allow
nanorc freeaccess deny
Attiva o disattiva i serventi NFS, SSH e Samba. Durante il funzionamento da CD o da DVD, per motivi di sicurezza, questi servizi non si attivano automaticamente.
nanorc nis-home start
nanorc nis-home stop
Attiva o disattiva il collegamento con un servente NIS e NFS, per acquisire delle utenze esterne assieme alle directory personali relative.
nanorc nis-server config
nanorc nis-server unconf
Attiva o disattiva il funzionamento in qualità di servente NIS.
nanorc nis stop
Disattiva le funzioni NIS (sia come servente, sia come cliente).
nanorc dhcp-server config
nanorc dhcp-server unconf
Attiva o disattiva il funzionamento in qualità di servente DHCP.
nanorc dhcp-server edit
Modifica la configurazione del servente DHCP, intervenendo nel file di configurazione in modo libero.
nanorc ltsp-server config
Crea una nuova configurazione di LTSP.
nanorc ltsp-server edit
Modifica manualmente la configurazione di LTSP.
nanorc ssh hostkey
nanorc ssh rootkey
nanorc ssh userkey
Crea delle chiavi SSH nuove per l'elaboratore, per l'utente root o per l'utente comune.
nanorc rdate config
Specifica a quale elaboratore rivolgersi per la sincronizzazione dell'orario del proprio.
nanorc log-server config
Specifica a quale elaboratore inviare copia del proprio registro del sistema.
nanorc cdrom-file file_immagine
Incide un CD o un DVD (contenente dati) a partire dal file-immagine specificato.
nanorc cdrom-dir [directory]
nanorc cdrom-DIR [directory]
Procede alla creazione di una copia della directory indicata, o della directory corrente, in un CD o in un DVD. Se si usa il secondo comando, vengono aggiunte le estensioni Joliet e i file autorun.inf, autorun.bat e autorun.htm, ammesso che nessuno di questi sia già presente.
nanorc cdaudio-dir [directory]
Procede alla creazione di un CD audio a partire dal contenuto della directory indicata, o della directory corrente. I file contenuti nella directory devono essere file audio WAV-RIFF, MP3, OGG o file MIDI. Per funzionare, devono essere presenti anche i programmi di conversione appropriati.
nanorc dvdvideo-dir [directory]
Procede alla creazione di un CD o un DVD video a partire dal contenuto della directory indicata, o della directory corrente. Il contenuto della directory in questione possono essere file multimediali MPEG-1, MPEG-2 e altri tipi, file contenenti immagini fisse, oppure sottodirectory contenenti lo stesso genere di file. Ci possono essere al massimo 36 file o sottodirectory.
nanorc cdrom blank
nanorc cdrom blankfast
Reinizializza un CD o un DVD riscrivibile. La seconda modalità esegue una cancellazione minima.
nanorc cd copy
Esegue una copia del CD, tale e quale (solo CD).
nanorc mnt make
Crea la struttura standard di nanoLinux per la directory /mnt/. La creazione delle sottodirectory avviene a partire dalla directory corrente.
nanorc sound config
Riconfigura il sistema ALSA. In condizioni normali, non dovrebbe essere necessario farlo.
nanorc config save
nanorc config load
Salva o recupera la configurazione, durante il funzionamento da CD o da DVD. Il sistema non viene riavviato, pertanto le informazioni recuperate non vengono usate necessariamente.
nanorc swap make
Crea un file per lo scambio della memoria virtuale e la attiva.
nanorc nanolinux install
Installa nanoLinux in una partizione già preparata. Può essere usato anche quando nanoLinux è già in funzione in un disco normale e se ne vuole installare una copia ulteriore in un altro disco.
nanorc nanolinux make
Crea un nuovo CD o DVD di nanoLinux.
nanorc mirror edit1
nanorc mirror edit2
nanorc mirror edit3
Modifica l'elenco degli elaboratori del gruppo rispettivo di sincronizzazione.
nanorc mirror shutdown
nanorc mirror reboot
Spegne o riavvia tutti gli elaboratori previsti nei tre gruppi di sincronizzazione.
nanorc mirror sync1
nanorc mirror sync2
nanorc mirror sync3
Avvia la sincronizzazione degli elaboratori del gruppo rispettivo.
nanorc mirror sync1s
nanorc mirror sync2s
nanorc mirror sync3s
Avvia la sincronizzazione di un solo elaboratore del gruppo rispettivo.
nanorc mirror syncfull
Avvia la sincronizzazione di tutti gli elaboratori previsti nei tre gruppi di sincronizzazione.
nanorc mirror newkey
Cambia le chiavi usate per la sincronizzazione e le invia agli elaboratori dei tre gruppi.
nanorc user add
nanorc user del [utente]
Aggiunge o elimina un'utenza, secondo la procedura completa prevista da nanoLinux. Se è installato PostgreSQL o MySQL, l'aggiunta di un utente crea anche una base di dati con lo stesso nome, per i DBMS esistenti, assieme a un utente specifico con la stessa parola d'ordine; l'eliminazione di un utente implica, conseguentemente, anche l'eliminazione di tali basi di dati e utenti.
nanorc user passwd
Cambia la parola d'ordine di un utente, secondo la procedura completa prevista da nanoLinux, inclusa la gestione dei DBMS.
nanorc user unixadd
nanorc user unixdel [utente]
nanorc user unixpasswd
Aggiunge un'utenza, la elimina o gli cambia la parola d'ordine, intervenendo solo nella parte "Unix", ovvero nei file /etc/passwd, /etc/group, /etc/shadow e nella directory personale. Si trascura in pratica la gestione eventuale di Samba e dei DBMS.
nanorc user smbadd
nanorc user smbdel
nanorc user smbpasswd
Aggiunge un'utenza, la elimina o gli cambia la parola d'ordine, intervenendo solo nella parte relativa a Samba.
nanorc postgresql init
Ricrea la directory ~postgres/ cancellando tutti i dati precedenti; può essere usato soltanto se installato nel disco fisso.
nanorc postgresql start
nanorc postgresql stop
Durante il funzionamento da CD o da DVD, attiva o disattiva PostgreSQL. La disattivazione fa perdere tutti i dati inseriti.
nanorc postgresql backup \
  \[nodo [db [utente [file_sql]]]]
nanorc postgresql restore \
  \[nodo [db [utente [file_sql]]]]
Consente di salvare o di recuperare i dati di una base di dati di PostgreSQL.
nanorc postgresql add [nome [parola_d'ordine]]
Consente di aggiungere un utente e una base di dati con lo stesso nome, per PostgreSQL.
nanorc postgresql del [nome]
Consente di eliminare un utente e una base di dati con lo stesso nome, per PostgreSQL.
nanorc postgresql passwd [nome]
Consente di cambiare la parola d'ordine di un utente di PostgreSQL.
nanorc mysql init
Ricrea la directory ~postgres/ cancellando tutti i dati precedenti; può essere usato soltanto se installato nel disco fisso.
nanorc mysql start
nanorc mysql stop
Durante il funzionamento da CD o da DVD, attiva o disattiva MySQL. La disattivazione fa perdere tutti i dati inseriti.
nanorc mysql backup [nodo [db [utente [file_sql]]]]
nanorc mysql restore \
  \[nodo [db [utente [file_sql]]]]
Consente di salvare o di recuperare i dati di una base di dati di MySQL.
nanorc mysql add [nome [parola_d'ordine]]
Consente di aggiungere un utente e una base di dati con lo stesso nome, per MySQL.
nanorc mysql del [nome]
Consente di eliminare un utente e una base di dati con lo stesso nome, per MySQL.
nanorc mysql passwd [nome]
Consente di cambiare la parola d'ordine di un utente di MySQL.
nanorc disk-space edit
nanorc disk-space check
Indica un limite di spazio su disco per le utenze, oppure verifica che il limite di spazio attribuito agli utenti sia rispettato.
nanorc nis-server-users edit
Per motivi di sicurezza, indica quali utenti comuni possono accedere direttamente all'elaboratore che offre il servizio NIS.
nanorc kernel make
Ricompila un kernel personalizzato, generando un pacchetto Debian, che viene messo nella directory personale dell'utente root. Per avviare la compilazione è necessario che la directory corrente sia quella da cui si articolano i sorgenti.
nanorc xbackpicture select
nanorc xbackpicture remove
Consente di selezionare un'immagine tra i file della directory corrente, da usare come sfondo per X. Il secondo comando elimina l'immagine dello sfondo.

557.8   Considerazioni su nanoLinux

nanoLinux è un sistema GNU/Linux versatile, utile per la didattica o per chi vuole avvicinarsi all'uso di un sistema Unix, quando si comprende che la grafica va usata quando serve o quando è utile effettivamente. In questo senso, anche le voci del menù disponibile con il sistema grafico, richiamano sempre l'istruzione da impartire attraverso la riga di comando, proprio per far capire ciò che si sta facendo e facilitarne la memorizzazione.

Il fatto che nanoLinux possa essere usato attraverso un CD o un DVD live non significa che sia meno utile se installato nel disco fisso: per la didattica, il fatto di poter disporre di un sistema uniforme, sia in un laboratorio, sia in un CD o in un DVD, diventa determinante per consentire agli studenti di continuare lo studio a casa. Inoltre, la facilità con cui può essere installato e avviato da un disco esterno (come anche una memoria USB), può consentire di superare l'ostacolo delle garanzie che impediscono l'installazione di software aggiuntivo o di modificare alcunché.

Il limite più importante di nanoLinux sta nel fatto che non può gestire tutto l'hardware esistente; per esempio, componenti come modem e stampanti «Win», che richiedono un protocollo di comunicazione specifico, risultano inutilizzabili.

Lo sviluppo di nanoLinux e la correzione dei suoi errori si basano principalmente sull'esperienza diretta dell'autore e di poche persone vicine a lui. Pertanto, la segnalazione di errori nel funzionamento, rispetto a ciò che promette questa documentazione, oltre a suggerimenti di ogni tipo, sono cose gradite.

Appunti di informatica libera 2006.01.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>, <daniele·giacomini (ad) poste·it>


1) nanoLinux   GNU-GPL; i singoli applicativi sono sottoposti eventualmente a proprie condizioni specifiche

2) Se si dispone di una stampante collegata alla porta parallela, questa potrebbe emettere una pagina con alcuni simboli senza significato, a causa dei tentativi del kernel.

3) La parola d'ordine viene inserita senza poterla vedere sullo schermo.

4) La parola d'ordine viene inserita senza poterla vedere sullo schermo.


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome nanolinux_introduzione.htm

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