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a2 --- Orologio di sistema e calendario - Mirrored by classicistranieri.com

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Capitolo 54.   Orologio di sistema e calendario

L'orologio del sistema non serve solo a fornire l'indicazione della data e dell'ora corrente. Da esso dipende anche il buon funzionamento del sistema Cron e di conseguenza di tutto il sistema di pianificazione dei processi. La tabella 54.1 elenca i programmi e i file a cui si accenna in questo capitolo.

Tabella 54.1. Riepilogo dei programmi e dei file per la gestione della data e dell'ora del sistema.

Nome Descrizione
date Legge o modifica l'informazione data-orario gestita dal kernel.
/etc/localtime File di configurazione dell'ora locale.
clock Legge o modifica l'informazione data-orario gestita dall'hardware.
hwclock Legge o modifica l'informazione data-orario gestita dall'hardware.
/etc/adjtime File di configurazione per l'aggiustamento dell'orologio hardware.
cal Calendario.
ccal Calendario colorato.
ncal Calendario, con il calcolo della pasqua.
gcal Calendario.
calendar Promemoria di scadenze e ricorrenze.
pcal Calendario in PostScript o in HTML.
.calendar File di configurazione di scadenze e ricorrenze.
calendar File di configurazione di scadenze e ricorrenze.

54.1   Orario locale

Generalmente, quando si considera la differenza di orario tra un paese e un altro si pensa ai fusi orari. In questa ottica, per stabilire l'orario basterebbe conoscere il fuso orario in cui ci si trova. Tuttavia, l'utilizzo dell'ora estiva in molti paesi, in forme differenti a seconda di quanto stabilito dai vari governi, rende la determinazione dell'orario una cosa più complessa.

Per risolvere il problema si utilizza generalmente una sorta di base di dati contenente le regole con cui stabilire l'orario di ogni paese. A questo si abbina un orologio che mantiene un orario di riferimento, generalmente il tempo universale, dal quale il sistema è in grado di calcolare l'orario locale esatto.

Alcuni paesi utilizzano una notazione, generalmente di tre lettere, per indicare i vari fusi orari. Queste sigle non rappresentano uno standard per tutti, quindi vanno usate con prudenza. Il modo più sicuro per indicare un fuso orario è sempre quello di specificare il paese o una città precisa.

Alcune sigle sono particolarmente importanti, sia perché si usano spesso nella documentazione tecnica, sia perché appaiono nei messaggi dei programmi che si occupano di gestire l'orologio del sistema.

54.2   Distinzione tra hardware e software

Si distingue tra due orologi indipendenti: quello contenuto dell'hardware dell'elaboratore e quello gestito dal kernel del sistema. Per il sistema operativo, quello che conta è l'orario fornito dal kernel, ma l'orologio hardware è importante perché è in grado di funzionare anche quando l'elaboratore è spento. In pratica, all'avvio attraverso la procedura di inizializzazione del sistema, viene allineato l'orario del kernel con quello hardware.

54.2.1   Orologio hardware

L'orologio hardware è quello che appartiene alla parte fisica dell'elaboratore e normalmente è incorporato nella scheda madre. È alimentato attraverso una piccola batteria, in modo da poter funzionare anche quando l'elaboratore è spento.

Chi utilizza l'architettura i386 tende a chiamarlo «orologio del BIOS» oppure «orologio CMOS», dal momento che BIOS, CMOS e orologio sono cose che tendono a confondersi. Si tratta comunque, sempre della stessa cosa.

Utilizzando un elaboratore i386, il modo migliore per regolare questo orologio è quello di utilizzare le funzioni del programma di configurazione della memoria CMOS, residente normalmente nella ROM e accessibile attraverso una combinazione di tasti al momento del test della memoria RAM.

È importante scegliere il tipo di orario su cui deve allinearsi l'orologio hardware. Generalmente, la scelta è tra la propria ora locale, o il tempo universale (UTC). Se non ci sono problemi di conflitti con altri sistemi operativi differenti dai sistemi GNU, è importante che si utilizzi come riferimento il tempo universale. In questo modo, è il sistema operativo a occuparsi di calcolare la differenza in base al fuso orario e all'eventuale ora estiva.

54.2.2   Orologio del kernel e orario locale

L'orologio del kernel viene impostato all'avvio, in base a quanto indicato dall'orologio hardware. Successivamente, finché il sistema resta in funzione, non viene più interpellato l'orologio hardware (a meno che il proprio sistema non abbia una configurazione particolare per qualche motivo).

Il sistema deve quindi sapere se l'orologio hardware è impostato sull'orario locale o sul tempo universale, per stabilire in che modo deve essere allineato l'orologio del kernel. Dal punto di vista dell'utilizzatore, nel primo caso occorre intervenire manualmente sull'orologio hardware quando inizia o termina il periodo dell'ora estiva, nel secondo caso no.

Il kernel tiene traccia esclusivamente del tempo universale, attraverso un numero che rappresenta il tempo trascorso in secondi dall'ora zero del primo gennaio 1970. Per conoscere l'orario locale si utilizza un file di configurazione, /etc/localtime, contenente le informazioni necessarie a calcolarlo.

54.3   Modifica dell'orario

Se l'orologio del sistema è errato (intendendo in questo anche la data), è il caso di intervenire attraverso diverse azioni possibili. Il modo più semplice, nel senso che comporta meno complicazioni, è il riavvio del sistema impostando correttamente l'orologio hardware, eventualmente tenendo presente se si deve utilizzare il tempo universale.

Se il sistema non può essere riavviato, si deve intervenire attraverso il programma date, come viene mostrato in seguito. Ma così facendo, dal momento che il sistema operativo è in funzione si provocano degli squilibri, sia nel sistema di pianificazione dei processi (Cron), sia in alte situazioni (anche il sistema grafico X può risentirne). Il minimo che può capitare è di osservare un'intensa attività del sistema dovuta all'avvio di processi da parte del demone cron.

Tuttavia, quando si interviene sull'orologio di un sistema in funzione, bisogna accettare il rischio di dover riavviare il sistema, se ci si accorge che tutto è diventato instabile.

In alternativa alla modifica dell'orologio del sistema, si può agire sull'orologio hardware attraverso il programma clock. Così, al prossimo riavvio l'orario dovrebbe risultare corretto, senza infastidire la sessione di lavoro attuale.

Quando si decide di modificare l'orario di sistema attraverso date, dal momento che il più difficile è fatto, conviene anche aggiornare l'orologio hardware attraverso clock.

54.4   Strumenti per la gestione dell'orologio

Attraverso il programma date si può leggere o impostare la data e l'ora del sistema. Dal momento che il kernel gestisce l'orologio con riferimento al tempo universale, è necessaria un'opportuna conversione che avviene per mezzo di quanto indicato nel file /etc/localtime, che generalmente è un collegamento simbolico al file adatto, contenuto nella directory /usr/share/zoneinfo/ (queste collocazioni sono definite in base alla gerarchia standard di GNU/Linux, a cui tutte le distribuzioni dovrebbero uniformarsi).

Il programma clock permette di leggere o impostare la data e l'ora dell'hardware. Utilizza il file /etc/adjtime per permettere un aggiustamento automatico del suo valore, quando si conosce esattamente di quanti secondi sbaglia ogni giorno.

54.4.1   Utilizzo di «date»

Il programma date (1) permette di conoscere o di modificare la data e l'ora del sistema, cioè quella gestita dal kernel. L'utente comune può utilizzare date solo per ottenere la data e l'ora attraverso lo standard output, mentre solo l'utente root può intervenire per modificarne il valore.

date [opzioni] [+formato] [data_orario]

È importante tenere a mente che la modifica del valore contenuto nell'orologio del sistema può comportare instabilità.

La riga di comando di date si divide in tre parti principali: le opzioni, il formato di rappresentazione e la data. Il formato di rappresentazione è una stringa che descrive in che modo si vuole venga restituita la data o l'ora attuale. L'indicazione della data permette all'utente root di modificare la data e l'ora del sistema.

Tabella 54.2. Alcune opzioni.

Opzione Descrizione
-d data_orario
--date=data_orario
Emette la data e l'ora specificata attraverso l'argomento (composto da una stringa).
-s data_orario
--set=data_orario
Modifica la data del sistema, secondo quanto indicato nell'argomento stringa. La data e l'ora possono essere espressi nello stesso modo in cui si può fare con l'opzione -d.
-u
--universal
Emette o modifica la data riferita al tempo universale (UTC).

Se negli argomenti ne compare uno che inizia con un segno +, questo viene interpretato come un formato di rappresentazione da utilizzare per emettere la data e l'ora. Si tratta di una stringa, dove tutti i caratteri vengono trattati per quello che sono, a eccezione delle direttive indicate nella tabella 54.3.

Tabella 54.3. Direttive per la rappresentazione delle informazioni data-orario di date.

Direttiva Descrizione
%%
Rappresenta un simbolo di percentuale singolo.
%n
Rappresenta un codice di interruzione di riga.
%t
Rappresenta una tabulazione orizzontale.
%s
Numero di secondi trascorsi dall'epoca di riferimento (1970.01.01 00:00:00 UTC).
%c
Data e ora corrispondente alla stringa '%a %b %d %X %Z %Y'.
%H
L'ora secondo il formato «00..23».
%I
L'ora secondo il formato «01..12».
%k
L'ora secondo il formato « 0..23».
%l
L'ora secondo il formato « 0..12».
%M
Minuti secondo il formato «00..59».
%S
Secondi secondo il formato «00..59».
%p
AM o PM.
%Z
Sigla del fuso orario o nulla se non è determinabile.
%r
Orario in 12 ore, secondo il formato «hh:mm:ss AM/PM».
%T
Orario in 24 ore, secondo il formato «hh:mm:ss».
%X
Orario corrispondente alla stringa '%H:%M:%S'.
%a
Giorno della settimana abbreviato.
%A
Giorno della settimana esteso.
%U
Settimana dell'anno, utilizzando la domenica come primo giorno, «00..53».
%w
Giorno della settimana, con lo zero corrispondente alla domenica, «0..6».
%b
Mese abbreviato.
%h
Come %b.
%B
Mese per esteso.
%m
Mese secondo il formato «01..12».
%y
Le ultime due cifre dell'anno, «00..99».
%Y
Anno per esteso.
%d
Giorno del mese secondo il formato «01..31».
%j
Giorno dell'anno secondo il formato «001..366».
%D
Data secondo il formato «mm/gg/aa».
%x
Rappresentazione locale della data in forma numerica.

Quando non viene indicato un formato di rappresentazione della data, questa viene emessa secondo quanto si otterrebbe con la direttiva %c.

Se viene indicato un argomento che non appartiene alle opzioni e non inizia con il segno +, allora viene inteso trattarsi dell'indicazione di una data ed eventualmente di un'ora, da utilizzare per modificare quella del sistema. La sintassi per indicare l'informazione data-orario, è la seguente:

MMGGhhmm[[SS]AA][.ss]

In pratica, si possono inserire otto cifre numeriche che rappresentano, rispettivamente a coppie: il mese, il giorno, le ore e i minuti. Di seguito si possono aggiungere altre due o quattro cifre che rappresentano l'anno («SS» sta per secolo). Infine, indipendentemente dal fatto che sia presente l'informazione dell'anno, possono essere aggiunte due cifre, separate da un punto, che rappresentano i secondi.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

54.4.2   Utilizzo di «clock»

clock permette di accedere all'orologio hardware dell'elaboratore.

clock [-u] [-r | -w | -s | -a]

Tabella 54.4. Alcune opzioni.

Opzione Descrizione
-u
Stabilisce che l'informazione data-orario contenuta nell'orologio hardware deve essere (oppure è) riferita al tempo universale (UTC).
-r
Legge la data e l'ora dell'orologio hardware e ne emette il contenuto attraverso lo standard output.
-w
Modifica la data e l'ora dell'orologio hardware, in base a quanto indicato dall'orologio di sistema. Quando il sistema fa affidamento sul fatto che l'orologio hardware contenga l'orario UTC, si utilizza questa opzione assieme a -u.
-s
Aggiorna la data e l'ora del sistema in base al contenuto dell'orologio hardware. Quando il sistema fa affidamento sul fatto che l'orologio hardware contenga l'orario UTC, si utilizza questa opzione assieme a -u.
-a
Aggiorna la data e l'ora del sistema in base al contenuto dell'orologio hardware, tenendo conto anche dell'errore sistematico indicato nel file /etc/adjtime e riaggiornando lo stesso orologio hardware.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

54.4.3   Utilizzo di «hwclock»

Il programma hwclock (2) è una versione alternativa del programma clock, specifica per i sistemi GNU/Linux, con il quale è comunque compatibile. In particolare, accetta anche quasi tutte le opzioni di quel programma.

hwclock [opzioni]

A differenza di clock, hwclock è in grado di modificare direttamente l'orologio hardware, senza dover leggere l'orario fornito dal sistema operativo; inoltre, è in grado di gestire in modo autonomo il file di configurazione /etc/adjtime annotando l'errore dell'orologio hardware in base ai comandi di modifica dati dall'utente del sistema.

Tabella 54.5. Alcune opzioni.

Opzione Descrizione
-u
--utc
Stabilisce che l'informazione data-orario contenuta nell'orologio hardware deve essere (oppure è) riferita al tempo universale (UTC).
-r
--show
Legge la data e l'ora dell'orologio hardware e ne emette il contenuto attraverso lo standard output.
-w
--systohc
Modifica la data e l'ora dell'orologio hardware, in base a quanto indicato dall'orologio di sistema. Quando il sistema fa affidamento sul fatto che l'orologio hardware contenga l'orario UTC, si utilizza questa opzione assieme a -u.
-s
--hctosys
Aggiorna la data e l'ora del sistema in base al contenuto dell'orologio hardware. Quando il sistema fa affidamento sul fatto che l'orologio hardware contenga l'orario UTC, si utilizza questa opzione assieme a -u.
-a
--adjust
Aggiusta la data dell'orologio hardware in funzione del contenuto del file /etc/adjtime.
--set
Imposta l'orologio hardware in base all'indicazione data attraverso l'opzione --date, modificando di conseguenza anche il file /etc/adjtime.
--date=data_orario
Definisce la data da attribuire all'orologio hardware. In pratica si usa solo assieme all'opzione --set.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

54.4.4   File «/etc/adjtime»

Il file /etc/adjtime viene utilizzato da clock o da hwclock per tenere traccia dell'errore sistematico dell'orologio hardware. Contiene una sola riga di testo dove appaiono tre numeri, il cui significato è espresso dalla sintassi seguente:

[+|-]aggiustamento_giornaliero ultimo_utilizzo resto

Quando questo file non è configurato, appare la riga seguente:

0.0 0 0.0

Il primo valore rappresenta l'aggiustamento giornaliero in secondi che sarebbe necessario per fare sì che l'orologio hardware sia corretto. Per esempio, se vengono guadagnati sistematicamente cinque secondi ogni giorno, si può modificare il primo valore indicando -5.0.

Il secondo numero viene gestito dai programmi che si occupano di aggiustare l'orologio e serve a memorizzare quando è stato fatto l'ultimo aggiustamento. Questo valore viene indicato con un numero che rappresenta quanti secondi sono trascorsi a partire dalla data di riferimento del sistema.

L'ultimo valore rappresenta la parte frazionaria di secondo che non ha potuto essere utilizzata nell'ultimo aggiustamento.

In pratica, l'amministratore del sistema deve occuparsi solo di modificare il primo valore, perché gli altri due sono gestiti direttamente dai programmi che si occupano di correggere l'orario. Eventualmente, utilizzando il programma hwclock con l'opzione --set, non è nemmeno necessario preoccuparsi di questo.

Per fare in modo che l'orologio hardware venga corretto regolarmente attraverso le informazioni di questo file, è necessario che la procedura di inizializzazione del sistema sia stata predisposta in modo tale da provvedere ogni volta che viene avviato il sistema operativo. Di solito, le distribuzioni GNU sono già organizzate in questo modo; tuttavia potrebbe rimanere il problema di aggiornare l'orologio durante il funzionamento del sistema, in tutti i casi in cui l'elaboratore rimane acceso per tempi molto lunghi (si pensi a un nodo di Internet che offre dei servizi ininterrottamente). Evidentemente, occorre configurare il sistema Cron in modo da eseguire ogni giorno (a una certa ora) i comandi seguenti:

/sbin/clock -u -a
/sbin/clock -u -s

Oppure:

/sbin/hwclock -u -a
/sbin/hwclock -u -s

In pratica, prima si aggiorna l'orologio hardware e quindi si riallinea l'orologio del sistema operativo (negli esempi mostrati si presume che l'orologio hardware sia puntato sul tempo universale).

Il programma clock originale dovrebbe fare tutto utilizzando solo l'opzione -a (senza bisogno di essere riavviato con l'opzione -s per allineare il kernel). Tuttavia, se si tratta di un collegamento a hwclock che accetta la stessa opzione, l'aggiornamento dell'orologio del kernel deve essere richiesto in modo esplicito come è stato mostrato.

54.5   Calendario

Oltre ai problemi legati alla gestione dell'orologio interno del sistema, si può sentire l'esigenza di consultare un calendario, più o meno «perpetuo», che non sia limitato alla convenzione Unix per cui il tempo inizia il primo giorno del 1970. A questo proposito è bene tenere a mente il problema della riforma gregoriana, che purtroppo non è stata applicata in tutto il mondo nello stesso modo.

54.5.1   Utilizzo di «cal»

Il programma cal (3) serve a visualizzare un calendario molto semplice. Se non si indicano argomenti nella riga di comando, cal si limita a mostrare il mese attuale (in base alla data dell'orologio del sistema).

cal [opzioni] [mese [anno]]

È possibile indicare un mese particolare, di un certo anno, oppure solo un anno. Il mese si indica con un numero da 1 a 12, mentre l'anno si indica con un numero da 1 a 9 999. A questo proposito, è bene precisare che se si indica un numero soltanto tra gli argomenti, questo viene inteso come l'anno e non il mese.

cal è sensibile alla configurazione della localizzazione, attraverso la variabile di ambiente LANG, oppure le variabili LC_*. Così facendo, si ottengono i nomi delle settimane e dei mesi nella lingua prescelta.

Tabella 54.9. Alcune opzioni.

Opzione Descrizione
-j
Mostra la data giuliana; in pratica, si numerano i giorni a partire dall'inizio dell'anno, dove il primo giorno corrisponde al numero uno.
-m
Mostra il lunedì come il primo giorno della settimana.
-y
Mostra il calendario di tutto l'anno.

Segue la descrizione di alcuni esempi.

54.5.2   Utilizzo di «ccal»

Il programma ccal (4) serve a visualizzare un calendario molto semplice, utilizzando i colori se il terminale lo consente. Se non si indicano argomenti nella riga di comando, ccal si limita a mostrare il mese attuale (in base alla data dell'orologio del sistema).

ccal [opzioni] [mese [anno]]

A differenza del programma cal tradizionale, con questo è possibile annotare degli appuntamenti o delle scadenze in un file, per metterle in evidenza quando serve. Per approfondire l'uso di questo programma si deve consultare la pagina di manuale ccal(1); qui vengono mostrati solo alcuni esempi elementari.

54.5.3   Utilizzo di «ncal»

Il programma ncal (5) funziona in modo simile a cal (spesso si tratta dello stesso programma che si comporta in modo diverso a seconda del nome con cui lo si chiama), ma in più consente di calcolare il giorno di pasqua e di tenere conto della località per considerare l'entrata in vigore della riforma gregoriana.

ncal [opzioni] [-s codice_paese] [[mese] anno]

Il modello sintattico mostrato è generalizzato, ma in pratica, le opzioni che servono a calcolare il giorno di pasqua di un certo anno, sono in conflitto con quelle che servono a mostrare un calendario.

Tabella 54.15. Alcune opzioni.

Opzione Descrizione
-j
-m
-y
Queste opzioni funzionano come per cal.
-J
Mostra il calendario giuliano.
-p
Questa opzione, usata da sola, serve a mostrare l'elenco dei codici di identificazione dei paesi, da usare eventualmente con l'opzione -s. A fianco di ogni codice, appare la data presunta dell'entrata in vigore della riforma gregoriana.
-s codice_paese
Richiede espressamente di calcolare la data, tenendo conto dell'entrata in vigore della riforma gregoriana, secondo il codice che deve indicare il paese a cui si vuole fare riferimento. In mancanza di questa opzione, il programma tenta di determinare il paese dalla configurazione locale.
-o [anno]
Questa opzione, usata da sola, mostra la data della pasqua delle chiese ortodosse.
-e [anno]
Questa opzione, usata da sola, mostra la data della pasqua delle chiese occidentali (non ortodosse).

Segue la descrizione di alcuni esempi.

54.5.4   Utilizzo di «gcal»

Il programma gcal (6) consente di ottenere un calendario, secondo vari formati, in grado di riconoscere il momento dell'introduzione della riforma gregoriana in base alla configurazione locale.

gcal [opzioni] [comando]

Il modello sintattico mostrato è semplificato rispetto alla documentazione originale, ma occorre tenere presente che questo programma è ricco di opzioni e di argomenti particolari, che qui vengono omessi. Probabilmente gcal è soluzione «definitiva» al problema della gestione di un calendario, ma occorre leggere la documentazione originale, costituita dal documento info gcal. Qui vengono mostrati solo alcuni esempi banali, ignorando completamente tutte le potenzialità del programma.

54.5.5   Utilizzo di «calendar»

Il programma calendar (7) serve a ricordare delle date importanti, attraverso un meccanismo molto semplice, che prevede almeno un file contenente una serie di righe, ognuna con una data e l'annotazione da ricordare:

calendar [opzioni]

Normalmente il programma viene usato senza argomenti, per ottenere l'elenco delle cose da ricordare per il giorno attuale e quello successivo (se ci si trova nel finesettimana, le informazioni possono prolungarsi fino al lunedì successivo).

Le date o le scadenze da ricordare possono essere memorizzate in uno o più file. Volendo semplificare, può trattarsi del file calendar collocato nella directory corrente, oppure del file ~/.calendar, o anche di ~/.calendar/calendar; in mancanza di uno di questi file personali, il programma va a cercare qualcosa che può essere generalizzato per tutto il sistema (nella directory /etc/calendar/ o all'interno di /usr/share/calendar/). La gestione di questi file può essere anche molto complicata, pertanto, se serve, si deve consultare la pagina di manuale calendar(1).

In condizioni normali, quando si installa il pacchetto che contiene il programma calendar, si ottiene anche una configurazione predefinita con tante ricorrenze utili o curiose:

calendar[Invio]

set 15  Agatha Christie born in Torquay, England, 1890
set 15  ACM founded, 1947
set 15  Soviet Premier Nikita Khrushchev begins his 13 day tour of the US, 1959
set 15  The US Foreign Affairs Dept. becomes the US State Department, 1789
set 15  Foundation of Panama in Panama
set 15  Aujourd'hui, c'est la St(e) Roland.
set 15  La rosée de saint Albin
        est, dit-on, rosée de vin.
set 15  Wahl von Konrad Adenauer (CDU) zum Bundeskanzler, 1949
set 15  Nürnberger Gesetze, 1935
set 16  Allen Funt born in Brooklyn, NY, 1914
set 16  The village of Shawmut, Massachusetts, becomes the city of Boston, 1630
set 16  Malaya, Sabah, Sarawak and Singapore unite to become Malaysia, 1963
set 16  Cherokee Strip Day in Oklahoma
set 16  Independence Days in Mexico and Papua New Guinea
set 16  B.B. King is born in Itta Bena, Mississippi, 1925
set 16  N'oubliez pas les Édith !

Quando invece l'utente predispone il proprio file ~/calendar, o ~/.calendar/calendar, tutto questo sparisce, a meno di richiamarlo in modo esplicito.

Il file che contiene le ricorrenze o le scadenze da ricordare, può anche essere piuttosto complesso. In generale conviene limitarsi a scrivere righe secondo la sintassi seguente, senza commenti e lasciando eventualmente solo righe vuote o bianche:

data<HT>descrizione

Tra la data e la descrizione ci deve essere un codice di tabulazione orizzontale (<HT>), che diventa l'unico modo per distinguere dove finisce un'informazione e dove incomincia l'altra. Tuttavia, nonostante la semplicità estrema di questa notazione, occorre fare attenzione a scrivere la data in modo che il programma sia in grado di riconoscerla. Sono ammissibili diverse modalità; per esempio si può mettere la sigla del mese secondo le convenzioni della propria nazionalità, ma in generale, se possibile, è meglio usare delle sigle numeriche dove possibile e limitarsi alla lingua inglese per le denominazioni dei giorni della settimana o della festa pasquale. Segue un esempio di questo file che mostra diversi casi, dove in particolare le date che si riferiscono a una festività vanno segnate alla fine con un asterisco:

09.15   Ricordati di fare gli auguri a Tizio che è nato il 15 settembre 1970.
09.17   Ricordati di fare gli auguri a Caio che è nato il 17 settembre 1980.
Sun     Buona domenica!
.1      Inizio del mese.
.15     Seconda metà del mese.
Easter* Buona pasqua!
Easter-2*       Buona venerdì di pasqua, fra due giorni è la domenica di pasqua.
09 Wed+1        Primo mercoledì di settembre.
09 Wed+2        Secondo mercoledì di settembre.
09 Wed+3        Terzo mercoledì di settembre.
09 Wed-3        Terzultimo mercoledì di settembre.
09 Wed-2        Penultimo mercoledì di settembre.
09 Wed-1        Ultimo mercoledì di settembre.
Tue     "De venare e de marte, no se se sposa e no se parte"
Fri     "De venare e de marte, no se se sposa e no se parte"

Ecco cosa si potrebbe ottenere; si osservi anche il giorno previsto dall'esempio:

date[Invio]

Wed Sep 15 21:50:03 CEST 2004

cal[Invio]

   September 2004   
Su Mo Tu We Th Fr Sa
          1  2  3  4
 5  6  7  8  9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30

calendar[Invio]

Sep 15  Ricordati di fare gli auguri a Tizio che è nato il 15 settembre 1970.
Sep 15  Seconda metà del mese.
Sep 15  Terzo mercoledì di settembre.
Sep 15  Terzultimo mercoledì di settembre.

Eventualmente, si può utilizzare il file seguente per le ricorrenze italiane comuni:

easter* domenica di pasqua
easter+1*       lunedì dell'angelo
easter-47*      martedì grasso
easter-46*      mercoledì delle ceneri
easter-7*       domenica delle palme

1.1*    capodanno
1.6*    epifania
4.1     pesce di aprile
4.25*   liberazione
5.1*    festa del lavoro
8.15*   ferragosto
11.1*   tutti i santi
12.8*   immacolata
12.25*  natale
12.26*  S. Stefano
12.31   ultimo dell'anno

Per la descrizione delle opzioni eventuali e degli altri modi possibili per scrivere le date delle ricorrenze, si può consultare la pagina di manuale calendar(1).

54.5.6   Utilizzo di «pcal»

Il programma pcal (8) consente di ottenere un calendario in forma di file PostScript o di file HTML. Ciò consente di produrre un risultato stampato di qualità ottima oppure un file adatto alla pubblicazione elettronica. Questo programma consente anche di predisporre un file di ricorrenze o di scadenze da utilizzare per inserire delle note nel calendario che si ottiene. Questo file di ricorrenze e di scadenze può essere costruito anche cercando di ottenere una compatibilità minima con il programma calendar.

pcal [opzioni] [anno | {mese anno} | {mese_inizio anno n_mesi}]

Tralasciando inizialmente le opzioni, si può osservare dal modello sintattico che è possibile fare a meno di qualunque argomento; in tal caso si ottiene dallo standard output un file PostScript con il calendario del mese in corso. Se si indica un numero, si intende che si vuole ottenere tutto il calendario di quell'anno; se si mettono due numeri, si intende ottenere il calendario di un certo mese e di un certo anno; infine, se si indicano tre numeri, si vuole il calendario a partire da un certo mese, di un certo anno, per un totale di un certo numero di mesi.

Il programma pcal cerca un file contenente le ricorrenze o le scadenze da ricordare, tra una serie di diverse possibilità. In generale conviene usare per questo il file ~/.calendar, oppure è anche meglio usare l'opzione -f per indicare direttamente quale file usare per questo. All'interno di questo file si possono annotare dei commenti, preceduti dal cancelletto (#), si possono anche lasciare righe vuote o bianche e il resto delle righe devono essere direttive nella forma seguente:

data<HT>...descrizione

La data potrebbe essere separata dalla descrizione anche da più di uno spazio normale, ma conviene usare la forma mostrata (con il carattere di tabulazione, singolo o ripetuto), per avere più possibilità di usare questo file anche con altri programmi.

La data, o comunque il riferimento alla ricorrenza può essere indicato con una varietà di possibilità, che possono essere approfondite eventualmente leggendo la documentazione originale, ovvero la pagina di manuale pcal(1); qui viene mostrato un solo esempio che intende rappresentare le festività e le ricorrenze principali secondo la tradizione italiana:

#
# Ricorrenze legate in qualche modo al periodo pasquale.
#
easter*                 domenica di pasqua
1st day after easter*   lunedì dell'angelo
47th day before easter* martedì grasso
46th day before easter* mercoledì delle ceneri
7th day before easter*  domenica delle palme
#
# Ora estiva.
#
last sunday in march    passaggio all'ora estiva (+1 ora)
last sunday in october  fine dell'ora estiva (-1 ora)
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# Ricorrenze fisse.
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1.1*                    capodanno
1.6*                    epifania
4.1                     pesce di aprile
4.25*                   liberazione
5.1*                    festa del lavoro
8.15*                   ferragosto
11.1*                   tutti i santi
12.8*                   immacolata
12.25*                  Natale
12.26*                  S. Stefano
12.31                   ultimo dell'anno

Nell'esempio si può osservare l'asterisco alla fine delle date che rappresentano una festività, da segnalare in modo speciale nel calendario. Si osservi anche che le date composte da giorno e mese, sono formate mettendo il mese per primo, secondo la convenzione che si usa nella lingua inglese, per non dover usare opzioni particolari nella riga di comando del programma.

Tabella 54.31. Alcune opzioni.

Opzione Significato mnemonico Descrizione
-e
empty Genera un calendario «vuoto», nel senso che si ignorano le annotazioni delle ricorrenze o delle scadenze che possono essere disponibili nel file appropriato.
-f file
file Consente di specificare esplicitamente quale file usare per acquisire le ricorrenze o le scadenze.
-o file
output Consente di specificare il nome del file da generare, evitando così di ottenere il risultato dallo standard output
-l
landscape Fa in modo che il risultato da stampare sia orientato in modo orizzontale. Questo è comunque il comportamento predefinito.
-p
portrait Fa in modo che il risultato da stampare sia orientato in modo verticale.
-j
julian Fa in modo che venga stampata anche la data giuliana, ovvero il numero del giorno dell'anno.
-J
julian Fa in modo che venga stampata anche la data giuliana e la quantità di giorni rimanenti nell'anno.
-m
moon Fa sì che vengano inserite le icone delle fasi lunari principali
-M
moon Fa sì che per ogni giorno ci sia un'icona con la fase lunare.
-b giorno[-giorno]
black Fa sì che il giorno o l'intervallo di giorni della settimana indicati siano rappresentati normalmente; per esempio si usa questa opzione per fare in modo che il sabato appaia come un giorno lavorativo comune.
-F giorno
first Fa in modo che il giorno della settimana indicato appaia per primo nella sequenza della settimana.
-A
american Con questa opzione si dice al programma di interpretare le date come si fa nei paesi di lingua inglese, dove il mese precede il giorno. Questo comportamento è predefinito.
-E
european Con questa opzione si dice al programma di interpretare le date come si fa nei paesi europei nei quali si usa mettere il giorno prima del mese.
-H
html Genera un file in formato HTML.
-a linguaggio
Consente di specificare la lingua da usare per i nomi dei giorni e dei mesi. La sigla del linguaggio è di due caratteri.

Segue la descrizione di alcuni esempi, dove si utilizza il file .calendar con il contenuto mostrato in precedenza.

54.5.7   File di ricorrenze e scadenze compatibile

I programmi calendar e pcal usano un file per le ricorrenze o le scadenze che ha caratteristiche simili, anche se non identiche. Tuttavia, se non si hanno grosse pretese, si può riuscire a realizzare un file unico, rispettando delle limitazioni: non si devono usare commenti, le date devono essere separate dalla descrizione attraverso stop di tabulazione, l'ultima direttiva deve essere conclusa da un codice di interruzione di riga.

Purtroppo il modo di rappresentare le date non è perfettamente compatibile, ma si può riuscire a scrivere qualcosa anche in modo ridondante, quando necessario. L'esempio seguente può funzionare sia con calendar, sia con pcal, anche se si possono osservare delle segnalazioni di errore a proposito di alcune righe che non vengono interpretate. Si osservi la necessità di usare direttive doppie per i calcoli relativi ai giorni collegati in qualche modo al periodo pasquale.

easter*                 domenica di pasqua
easter+1*               lunedì dell'angelo
1st day after easter*   lunedì dell'angelo
easter-47*              martedì grasso
47th day before easter* martedì grasso
easter-46*              mercoledì delle ceneri
46th day before easter* mercoledì delle ceneri

easter-7*               domenica delle palme
7th day before easter*  domenica delle palme

last sunday in march    passaggio all'ora estiva (+1 ora)
last sunday in october  fine dell'ora estiva (-1 ora)

1.1*                    capodanno
1.6*                    epifania
4.1                     pesce di aprile
4.25*                   liberazione
5.1*                    festa del lavoro
8.15*                   ferragosto
11.1*                   tutti i santi
12.8*                   immacolata
12.25*                  natale
12.26*                  S. Stefano
12.31                   ultimo dell'anno

Si osservi in particolare che le direttive che si riferiscono al cambio dell'ora estiva non vengono prese in considerazione da calendar.

Appunti di informatica libera 2006.01.01 --- Copyright © 2000-2006 Daniele Giacomini -- <daniele (ad) swlibero·org>, <daniele·giacomini (ad) poste·it>


1) GNU core utilities   GNU GPL

2) util-linux: hwclock   GNU GPL

3) BSD utils   UCB BSD

4) Ccal   dominio pubblico

5) BSD utils   UCB BSD

6) Gcal   GNU GPL

7) BSD utils   UCB BSD

8) Pcal   software libero con licenza speciale


Dovrebbe essere possibile fare riferimento a questa pagina anche con il nome orologio_di_sistema_e_calendario.htm

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