Romania
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Motto: la Romania non ha un motto ufficiale | |||||||||
Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Romania | ||||||||
Nome ufficiale: | Republica Română | ||||||||
Lingua ufficiale: | Romeno | ||||||||
Capitale: | Bucarest (2.354.510 ab. / 2002) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | Repubblica parlamentare | ||||||||
Presidente: | Traian Băsescu | ||||||||
Primo Ministro: | Călin Popescu Tăriceanu | ||||||||
Indipendenza: | 9 maggio 1877 | ||||||||
Ingresso all'ONU: | 14 dicembre 1955 | ||||||||
Ingresso nell'UE: | 1° gennaio 2007 | ||||||||
Area | |||||||||
Totale: | 237.500 km² (78°) | ||||||||
% delle acque: | 3,0 % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2006): | 22.303.552 ab. (49°) | ||||||||
Densità: | 93,91 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Europa | ||||||||
Fuso orario: | UTC +2/Ora legale +3 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Leu rumeno | ||||||||
PIL (PPA) (2006): | 248.000 milioni di $ (44°) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2006): | 14.000 $ (67°) | ||||||||
HDI (2004): | 0,805 (alto) (60°) | ||||||||
Energia: | 0,24 kW/ab. | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .ro | ||||||||
Prefisso tel.: | +40 | ||||||||
Sigla autom.: | RO | ||||||||
Inno nazionale: | Deşteaptă-te, Române! | ||||||||
Festa nazionale: | 1° dicembre | ||||||||
La Romania (in romeno România) è uno stato nel sud-est dell'Europa, detto spesso anche Europa balcanica o, più correttamente, Europa danubiana. Confina a nord-est con l'Ucraina e la Repubblica di Moldavia, ad ovest con l' Ungheria e la Serbia e a sud con la Bulgaria. La Romania ha anche un piccolo litorale del Mar Nero. Il 26 settembre 2006 l'Unione Europea ha ufficializzato l'entrata della Romania nell'UE a partire dal 1° gennaio 2007.
Indice |
[modifica] Storia del nome e dell'identità nazionale
Il nome Romania deriva da Român, derivazione dell'aggettivo latino Romanus, romano. Rappresenta le origini culturali e linguistiche della nazione romena, dalla colonizzazione romana dell'antica provincia romana della Dacia.
Il nome "Romania" viene usato ufficialmente per denominare le terre dell'attuale stato di Romania solo dal XIX secolo. Prima si parlava di Valacchia e Moldavia, per denominare i principati danubiani a maggioranza rumena, e di Valacchi, per denominare le genti rumene. La parola Romania, invece, veniva usata nel significato di terre dell'imperatore di Roma.
In seguito alla caduta (avvenuta a partire del V secolo d.C.) dell'Impero romano d'Occidente, questo termine restò ad indicare la parte continentale europea dell'Impero Romano d'Oriente, l'unico che potesse rappresentare la continuità con l'Impero Romano. Per quasta ragione Costantinopoli fu detta anche "la seconda Roma". Per molti secoli per i documenti ed i discorsi ufficiali si continuò ad impiegare, almeno nelle formule iniziali, il latino e l'imperatore non smise mai di dirsi Basileos Rhomaion, o Imperatore dei Romani.
Nel medioevo Romania è quindi l'Europa bizantina e cristiana non solo di lingua e cultura greche (Grecia, Asia Minore ellenizzata), ma anche Slava (Bulgaria e parte dell'Europa Balcanica sotto sovranità bizantina), Illirica e Latina (Italia bizantina - contrapposta all'Italia Longobarda, chiamata Longobardia o Lombardia -, Dalmazia ed ampie zone danubiane e balcaniche abitate da varie popolazioni, fra cui i progenitori degli attuali Rumeni ).
Ancora oggi in greco moderno esiste la parola "Romaico" nel significato di "Greco", riferito in particolare alla lingua parlata dal popolo (lingua romaica o demotica). Quando, dopo la conquista crociata di Costantinopoli del 1204, viene creato un impero latino d'Oriente (che avrà vita breve, fino al 1261), il suo signore viene detto Imperator Romaniae (ovvero Imperatore di Romania). Venezia definì sempre i suoi possedimenti orientali "Romània".
Quando poi, nell'800 romantico dei nazionalismi, i Greci iniziano ad usare più volentieri il termine "Ellenico" per definire la propria identità, le popolazioni di Valacchia, Moldavia e (successivamente) Transilvania, latine di lingua e di sentimenti, attraverso la riscoperta ad opera degli intellettuali della propria peculiare identità linguistica di matrice latina, unica in Europa Orientale, rivendicarono la propria origine romana e decisero a loro volta di chiamarsi rumeni o romeni. L'antico principato di Valacchia fu definito per primo Ţara Românească" (Nazione Romena).
Lo stato moderno rumeno (soprattutto durante l'epoca nazional-comunista), ha investito molto in termini di propaganda e organizzazione culturale nella promozione della continuità romano-rumena, soprattutto dopo la fine dello stalinismo. Durante lo stalinismo -al contrario- aveva prevalso l'ossequio all'URSS in tremini sia politici che culturali. Fu in tale periodo che la città di Braşov, venne ribattezzata per un breve periodo Oraşul Stalin, ovvero Città di Stalin (analogamente a quanto era avvenuto in Russia per la città di Tsaritsyn, ribattezzata Stalingrado dal 1925 al 1961).
La Romania presenta oggi strade, piazze e vie dedicate ai grandi della storia romana (Cesare, Augusto, Traiano), più che in qualsiasi altro paese neo-latino (Italia compresa). Sono stati "romenizzati" anche i nomi di città medievali (alcune delle quali di fatto ri-fondate dopo il periodo delle invasioni barbariche da coloni non autoctoni) allo scopo di esaltare la presenza (non solo archeologica) romana e ridimensionare il contributo delle popolazioni di etnia differente, segnatamente Ungheresi e Sassoni di Transilvania. È il caso di città quali Klausenburg (per gli ungheresi Kolosvár) ribattezzata Cluj-Napoca) o di Hermannstadt (un tempo la principale delle città del Siebenbürgen) ribattezzata Sibiu in memoria dell'antica Cibinum romana.
[modifica] Storia
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Per approfondire, vedi la voce Storia della Romania. |
Secondo la storiografia rumena, l'origine della popolazione romena risale ai Daci, o meglio ai Geto-Daci, i quali passarono a formar parte dell'Impero romano nel 106. L'occupazione romana durò solo 165 anni, ma avrebbe lasciato un'eredità permanente sulle terre dell'attuale Romania.
Sul territorio dell'attuale Romania vivevano comunque altri popoli di lingua e cultura iranica (Sciti, Sarmati), celtica, tracica e greca.
Dopo la fine dell'esperienza romana (271) iniziarono ad arrivare nelle terre dell'attuale Romania nuovi popoli e culture che hanno arricchito la compagine etnico-antropologica del paese danubiano.
Nuovi popoli di cultura iranica (Iasi), germanica (Eruli, Goti, Longobardi, più tardi Sassoni), turco-tartara (Unni, Avari, Proto-bulgari, Blachi, Tartari, Mongoli), ugro-finnica (Ungheresi, Szekely), latina, ebraica, armena, greca, rom, ecc... giunsero in varie ondate a partire dal III secolo d.C. pur senza fondersi, salvo in casi eccezionali, con la popolazione preesistente.
Nel Medioevo i Romeni vivevano in tre principati distinti, la Valacchia (detta anche "Ungro-Valacchia"), la Moldavia e la Transilvania.
Nel Rinascimento i primi due stati, pur godendo di una limitata autonomia, appartenevano all'Impero ottomano, mentre la Transilvania, anch'essa nominalmente sottoposta alla Sublime Porta, rappresentava l'unica parte libera dell'antico regno d'Ungheria.
Nel 1867, la Transilvania insieme all'Ungheria ed ai possedimenti ungheresi, entrò a far parte dell'Impero austroungarico.
La Romania moderna nacque quando i principati di Principato di Moldavia e Valacchia si unirono il 24 gennaio 1859 conferendo il principato unico a Alexandru loan Cuza (già principe di Moldavia), e diventarono indipendenti nel 1877. Il Paese si espanse dopo la Prima guerra mondiale, quando Transilvania, Bucovina e Bassarabia furono inglobate.
Parti della Romania vennero incorporate nell'Unione Sovietica nel 1940, soprattutto nell'attuale Stato moldavo e in parte nell'Ucraina. Dopo la Seconda guerra mondiale, la Romania divenne una nazione comunista sotto la pressione dell'Unione Sovietica, cui la Romania rimase sostanzialmente allineata fino alla fine degli anni cinquanta.
Nel 1948 venne abolita la monarchia e varata la costituzione della Repubblica Popolare Romena.
Negli anni sessanta i contrasti con l'Unione Sovietica, di natura principalmente economica, portarono ad una politica estera indipendente e, nel 1965, al varo della nuova Costituzione della Repubblica Socialista di Romania.
Nel 1965 inizia il governo dittatoriale del presidente Nicolae Ceauşescu, che finì con una rivolta nel tardo 1989, a partire dalla qual data la Romania è un Paese di democrazia occidentale.
[modifica] Geografia
Gran parte della frontiera romena con la Serbia e la Bulgaria è formata dal Danubio. Il Danubio ha come affluente il fiume Prut che forma il confine con la Repubblica di Moldavia.
I monti Carpazi dominano gran parte della Romania soprattutto a Nord-Ovest disponendosi a ferro di cavallo, con cime alte fino a 2.500 m e raggiungendo i 2.544 m del monte Moldoveanu.
Le città principali sono Bucarest (Bucureşti), Iaşi, Braşov, Timişoara, Cluj-Napoca, Costanza (Constanţa), Craiova, Sibiu, Galaţi, Oradea.
I fiumi più importanti della Romania sono:
- il Mureş;
- il Argeş;
- il Someş;
- il Siret;
- il Prut e l'Olt (fiume) sfociano nel Danubio, che delimita il confine tra Romania e Bulgaria e sfocia, con un grandissimo delta, nel Mar Nero.
[modifica] Politica
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Per approfondire, vedi la voce Politica della Romania. |
Il potere legislativo nello Stato romeno consiste in due camere, il Senat (Senato), che conta 143 membri e la Camera Deputaţilor (Camera dei Deputati), che ha 343 membri. I membri di entrambe le camere sono scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni.
Il presidente, il capo del potere esecutivo, è eletto a suffragio universale, ogni 5 anni (fine al 2004 - quattro anni). Il presidente nomina il primo ministro, che presiede il Consiglio dei ministri, nominato, quest'ultimo, dal primo ministro.
[modifica] Suddivisione Amministrativa
[modifica] Province
La Romania è divisa in 41 distretti (judeţ, plurale judeţe) simili alle nostre province e la città di Bucarest -- la capitale.
I distretti sono (in ordine alfabetico):
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[modifica] Regioni storiche della Romania
- Dobrogia: Cadrilatero | Isola dei Serpenti (Giallo)
- Moldavia: Bessarabia | Budjak | Bucovina | Hertza | Pocutia | Transnistria (Rosso)
- Transilvania: Banato | Crişana | Maramureş (Verde)
- Valacchia: Muntenia | Oltenia | Banatul de Severin | Terra Fagaras (Viola)
- Craina
[modifica] Economia
Dopo il collasso del Blocco Sovietico nel 1989-91, la Romania rimase con una base industriale obsoleta ed un paniere di capacità industriali totalmente inadatto ai suoi bisogni.
Nel febbraio 1997, la Romania si imbarcò in un programma comprensivo di stabilizzazione macroeconomica e riforma strutturale, ma questa riforma fu successivamente un frustrante processo a singhiozzo. I programmi di ristrutturazione includevano la privatizzazione o liquidazione di grandi industrie ad alto consumo elettrico (combinat) e maggiori riforme nel settore dell'agricoltura e della finanza. Nel 1999 l'economia della Romania si contrasse per il terzo anno consecutivo di circa il 4,8%.
La Romania raggiunse in agosto un accordo con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito di 547 millioni $, ma il rilascio della seconda rata fu procrastinato in ottobre a causa dei requisiti non raggiunti sul prestito per il settore privato e cambiamenti nelle spese budgetarie.
Bucureşti ha evitato di dichiararsi insolvente per gli interessi di metà anno, ma ha dovuto usare le riserve per farlo, riserve che sono arrivate approssimativamente a 1,5 miliardi di dollari alla fine dell'anno 1999.
Le priorità del governo includevano: ottenere un rinnovo del prestito del FMI, concentrarsi sulla politica fiscale, accelerare la privatizzazione e ristrutturare le imprese senza profitto.
Dal 2002 vi sono stati anni di successo di crescita economica che è stata stimata essere del 4,5% per anno, tasso che è cresciuto a più del 5% nel 2005. Dal 2003 l'aumento dei salari supera il tasso di inflazione, che era di circa 1,2% per mese, ma che successivamente è decresciuta. Il salario netto medio mensile nel novembre 2005 era di 937 RON, cioè circa 320 Euro / €. Nel 2005 l'inflazione si è abbassata al 7.8% annuo, ed è stimata in calo anche per il 2006. Sono però in forte aumento anche i prezzi immobiliari. Col calo dell'inflazione, è stata possibile una riforma monetaria che ha introdotto il nuovo Lev (RON) in luogo di 10.000 vecchi Lev, e che nel 2006 valeva circa 3.6 volte meno dell'Euro. Il peso del settore agricolo, che ancora di recente sfiorava il 40% sul PIL complessivo, sta diminuendo in favore dei settori industriale e dei servizi.
La Romania è stata invitata a unirsi all'Unione europea nel dicembre 1999, data di inizio delle negoziazioni. È entrata nell'UE il 1° gennaio del 2007 insieme alla Bulgaria. Nel frattempo, il 29 marzo 2004, è entrata anche nella NATO.
La compagnia di bandiera è la Tarom; recentemente hanno aperto collegamenti con Bucharest diverse compagnie low-cost (fra cui le italiane WindJet e Myair, la romena Blue-Air, l'ungherese-polacca Wizz Air e la slovacca SkyEurope).
[modifica] Demografia
La lingua ufficiale è il romeno, una lingua neolatina della sottofamiglia italica, imparentata con altre lingue dello stesso gruppo parlate da oltre 800 milioni di persone in tutto il mondo, principalmente in America ed in Europa. La Romania è l'unica nazione del blocco orientale dove una lingua neolatina è dominante (Grecia, Serbia e Bulgaria hanno delle piccole minoranze romanze).
Vi sono ancora delle notevoli minoranze ungheresi (6,6% secondo il censimento del 2002) e, in misura minore, tedesche. La minoranza magiara è maggioritaria in due dei distretti centrali del Paese (Harghita e Covasna, inoltre quasi il 50% nel Mures) e si esprime tramite un partito politico.
Fino agli anni sessanta era piuttosto rilevante anche una minoranza tedesca presente soprattutto in Transilvania (Siebenburgen in tedesco, Erdely in ungherese) e nelle regioni occidentali, ma per la maggior parte, date le condizioni economico-sociali, è tornata dopo tanti secoli in Germania; oggi rappresenta qualche punto percentuale soprattutto nel Banato e nella provincia di Satu Mare (estremo nord-ovest).
Altri gruppi etnici includono gli zingari rom ed una piccola minoranza polacca (circa diecimila persone) che vivono nella provincia di Suceava; nonché altre slovacche, ceche, ucraine, russe (lipovani), armene, greche, turche e altre ancora.
La maggior parte dei romeni sono membri della Chiesa Ortodossa Romena, che è una chiesa della Chiesa Ortodossa dell'Est. Sia il Cattolicesimo (di rito sia latino che greco) e il protestantesimo, soprattutto Calvinismo, sono confessati da popolazioni di origine ungherese (nin Transilvania e tra i csango-ungheresi cattolici di rito latino della Moldavia rumena).
In Dobrogea, la regione che si trova sulla costa del Mare Nero, vi è una piccola minoranza islamica resto della colonizzazione ottomana del passato. C'è anche una piccola minoranza di religione ebraica, residuo di una assai più notevole popolazione residente fino alla seconda guerra mondiale in Moldavia, e fino agli anni di Ceausescu nel resto del Paese, quando per lo più emigrò in Israele, dove gli ebrei di origine romena costituiscono ora una delle presenze più importanti.
Le numerose minoranze etniche, oltre una ventina, tra le quali anche una piccola presenza italiana (stime da 3.000 a 9.000 persone, in particolare intorno a Campulung Muscel (sono presenti vari circoli regionali, piemontesi, friulani, bellunesi, veneti, emiliano-romagnoli, umbri, ecc., tutti riuniti sotto la Comunita Italiana di Campulung Muscel, presieduta da Zanvetor Iulian - la piu grande minoranza italiana della Romania), Galati, Iasi, Tulcea (Greci) e Hateg (Santamaria Orlea), oltre che a Bucarest), sono per legge rappresentate in Parlamento ciascuna da un parlamentare. L'attuale parlamentare della minoranza italiana è espresso dalla comunità di Suceava (associazione ROASIT).
[modifica] Cultura
- Romeni
- Arte della Romania
- Musica della Romania
- Danze romene
- Letteratura della Romania
Data | Nome italiano | Nome locale | Commenti |
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31 dicembre/1° gennaio | Capodanno/Primo dell'anno | Revelion/Anul nou | |
aprile/maggio | Pasqua | Paştele | La maggioranza dei romeni festeggiano la Pasqua ortodossa. La festività dura 3 giorni. |
1° maggio | Festa del lavoro | Ziua muncii | Festa internazionale del lavoro |
1° dicembre | Festa nazionale (Giorno dell'Unificazione) |
Ziua Unirii | Si festeggia l'unificazione della Transilvania con la Romania 1° dicembre, 1918 |
24 dicembre/25 | Natale | Crăciunul | I romeni festeggiano la vigilia il 24 ed il Natale il 25 dicembre. |
Data | Nome | Commenti |
---|---|---|
14 febbraio | Dragobete | Festa degli innamorati San Valentino |
1° marzo | Mărţişorul | Festa dell'arrivo della primavera |
8 marzo | Ziua femeii | Festa delle donne |
1° novembre | Luminaţia | Festa dei morti |
[modifica] Cucina
La cucina romena è molto semplice, basata su piatti saporiti e facili da preparare, quasi tutti a base di carne o pesce. Piatti tradizionali sono:
- Mussaca : specialità di carne di maiale trita e speziata con aglio e peperoncino
- Passatura : pietanza a base di lardo verze e cipolle
- Mititei o Mici : polpette di carne di forma cilindrica di carne di vacca (talvolta mescolata con maiale o pecora) condita con aglio e pepe nero (a volte peperoncino). Sono cucinati sulla griglia e serviti con senape.
[modifica] Voci correlate
- Stefan Cel Mare
- Targhe automobilistiche rumene
- Cernavoda, sede di una centrale nucleare
- Lista di Rumeni
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
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Romania su DMoz (Segnala su DMoz un link pertinente all'argomento Romania) |
- Report Bulgaria-Romania Settembre 2006 per l'ingresso nell'UE
- Osservatorio sui Balcani
- ICE - Romania: Sito dell'Istituto Nazionale per il Commercio con l'Estero
- (EN) Dati macroeconomici a cura dell'Agenzia romena per gli investimenti stranieri
- (EN) Sito ufficiale del governo romeno
- (EN) www.romania.org since 1996
- (EN) Banconote romene
- (RO) (EN) (FR) Presidenza della Romania
- (RO) (EN) (FR) Senato Romeno
- (RO) (EN) (FR) Camera Deputaţilor
- (IT) Notizie circa la Romania in lingua Italiana
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