Cerchi chi vuol le pompe e gli alti onori,
le piazze, i templi e gli edifizi magni,
le delizie e il tesor, quale accompagni
mille duri pensier, mille dolori.
Un verde praticel pien di be’ fiori,
un rivo che l’erbetta intorno bagni,
un augelletto che d’amor si lagni,
acqueta molto meglio i nostri ardori;
l’ombrose selve, i sassi e gli alti monti,
gli antri oscuri e le fère fuggitive,
qualche leggiadra ninfa paurosa:
quivi vegg’io con pensier vaghi e pronti
le belle luci come fussin vive,
qui me le toglie or una or altra cosa.
Tratto da: http://www.controversi.org
http://www.classicistranieri.com/cerchi/cerchi.mp3
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