Archivi tag: D’Annunzio
Gabriele D’Annunzio – Isaotta Gottadauro e altre poesie
EText-No. 27825 Title: Isaotta Guttadàuro ed altre poesie Author: Montenevoso, Gabriele d’Annunzio, principe di;1938;Annunzio, Gabriele d’;D’Annunzio, Gabriele;1863 Language: Italian Link: cache/generated/27825/pg27825-images.epub Link: cache/generated/27825/pg27825.epub EText-No. 27825 Title: Isaotta Guttadàuro ed altre poesie Author: Montenevoso, Gabriele d’Annunzio, principe di;1938;Annunzio, Gabriele d’;D’Annunzio, Gabriele;1863 Language: Italian Link: 2/7/8/2/27825/27825-h/27825-h.htm EText-No. 27825 Title: Isaotta Guttadàuro ed altre poesie Author: Montenevoso, Gabriele… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Le vergini delle rocce
EText-No. 42513 Title: Le vergini delle rocce Author: Montenevoso, Gabriele d’Annunzio, principe di;1863;D’Annunzio, Gabriele;Annunzio, Gabriele d’;1938 Language: Italian Link: cache/generated/42513/pg42513.epub EText-No. 42513 Title: Le vergini delle rocce Author: Montenevoso, Gabriele d’Annunzio, principe di;1863;D’Annunzio, Gabriele;Annunzio, Gabriele d’;1938 Language: Italian Link: 4/2/5/1/42513/42513-h/42513-h.htm EText-No. 42513 Title: Le vergini delle rocce Author: Montenevoso, Gabriele d’Annunzio, principe di;1863;D’Annunzio, Gabriele;Annunzio, Gabriele… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – San Pantaleone – The Translation by George McLean Harper.
I. The great sandy piazza, glittered as if strewn with powdered pumice. Its whitewashed houses held a strange metallic glow, like the walls of an immense furnace cooling off. The glare of the clouds, reflected from the stone pillars of the church at its far end, gave them the appearance of red granite. The church… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – La Contessa d’Amalfi
I. Quando, verso le due del pomeriggio, Don Giovanni Ussorio stava per mettere il piede su la soglia della casa di Violetta Kutufà, Rosa Catana apparve in cima alle scale e disse a voce bassa, tenendo il capo chino: “Don Giovà, la signora è partita.” Don Giovanni, alla novella improvvisa, rimase stupefatto; e stette un… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Il commiato
La visione del paesaggio nomentano gli si apriva dinanzi ora in una luce ideale, come uno di quei paesaggi sognati in cui le cose paiono essere visibili di lontano per un irradiamento che si prolunga dalle loro forme. La carrozza chiusa scorreva con un rumore eguale, al trotto: le muraglie delle antiche ville patrizie passavano… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – San Pantaleone
I. La gran piazza sabbiosa scintillava come sparsa di pomice in polvere. Tutte le case a torno imbiancate di calce avevano una singolare luminosità metallica, parevano come muraglie d’una immensa fornace presso ad estinguersi. In fondo, i pilastri di pietra della chiesa riverberavano l’irradiamento delle nuvole e si facevano rossi come di granito; le vetrate… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Isaotta Guttadàuro ed altre poesie
Palagio d’oro, nobile magione de la Speme, de ’l Riso e de’ Piaceri, ove sotto i belli archi alti e leggeri danzano i Sogni cinti di corone; Selva d’oro ove Amor, nudo garzone, con i Desiri, cupidi sparvieri, con i Peccati, veltri agili e neri, attende a la sua dolce cacciagione; Fonte d’oro ove candidi… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Cabiria: Visione storica del terzo secolo A. C.
EText-No. 27590 Title: Cabiria: Visione storica del terzo secolo A. C. Author: D’Annunzio, Gabriele, 1863-1938 Language: Italian Link: cache/generated/27590/pg27590.epub EText-No. 27590 Title: Cabiria: Visione storica del terzo secolo A. C. Author: D’Annunzio, Gabriele, 1863-1938 Language: Italian Link: cache/generated/27590/pg27590.html.utf8 EText-No. 27590 Title: Cabiria: Visione storica del terzo secolo A. C. Author: D’Annunzio, Gabriele, 1863-1938 Language: Italian… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Il ferro
Al piano terreno d’una vecchia villa toscana, in altri tempi costrutta a emulare la magnificenza medicea e la copia d’acque e di cipressi tiburtina, appare una sala rotonda, arieggiante quella dal Sanzio disegnata per Giulio de’ Medici su la pendice del Monte Mario, fatta di due absidi laterali a pilastri e a nicchie, collegate qui… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Il piacere
A Francesco Paolo Michetti Questo libro, composto nella tua casa dall’ospite bene accetto, viene a te come un rendimento di grazie, come un ex-voto. Nella stanchezza della lunga e grave fatica, la tua presenza m’era fortificante e consolante come il mare. Nei disgusti che seguivano il doloroso e capzioso artifizio dello stile, la limpida semplicità… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – L’innocente
Beati immaculati… Andare davanti al giudice, dirgli: “Ho commesso un delitto. Quella povera creatura non sarebbe morta se io non l’avessi uccisa. Io Tullio Hermil, io stesso l’ho uccisa. Ho premeditato l’assassinio, nella mia casa. L’ho compiuto con una perfetta lucidità di conscienza, esattamente, nella massima sicurezza. Poi ho seguitato a vivere col mio segreto… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Forse che sì forse che no
LIBRO PRIMO – Forse – rispondeva la donna, quasi protendendo il sorriso contro il vento eroico della rapidità, nel battito del suo gran velo ora grigio ora argentino come i salici della pianura fuggente. – Non forse. Bisogna che sia, bisogna che sia! È orribile quel che fate, Isabella: non ha alcuna scusa, alcuna discolpa.… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – La figlia di Iorio
ALLA TERRA D’ABRUZZI ALLA MIA MADRE ALLE MIE SORELLE AL MIO FRATELLO ESULE AL MIO PADRE SEPOLTO A TUTTI I MIEI MORTI A TUTTA LA MIA GENTE FRA LA MONTAGNA E IL MARE QUESTO CANTO DELL’ANTICO SANGUE CONSACRO Le persone della tragedia Lazaro di Roio Candia della Leonessa Aligi Splendore – Favetta – Ornella Maria… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – La spica
Laudata sia la spica nel meriggio! Ella s’inclina al Sole che la cuoce, verso la terra onde umida erba nacque; s’inclina e più s’inclinerà domane verso la terra ove sarà colcata col gioglio ch’è il malvagio suo fratello, con la vena selvaggia col cíano cilestro col papavero ardente cui l’uom non seminò, in un mannello.… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – L’ulivo
Laudato sia l’ulivo nel mattino! Una ghirlanda semplice, una bianca tunica, una preghiera armoniosa a noi son festa. Chiaro leggero è l’arbore nell’aria E perché l’imo cor la sua bellezza ci tocchi, tu non sai, noi non sappiamo, non sa l’ulivo. Esili foglie, magri rami, cavo tronco, distorte barbe, piccol frutto, ecco, e un nume… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – La sera fiesolana
Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscío che fan le foglie del gelso ne la man di chi le coglie silenzioso e ancor s’attarda a l’opra lenta su l’alta scala che s’annera contro il fusto che s’inargenta con le sue rame spoglie mentre la Luna è prossima a le soglie… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Lungo l’Affrico
Grazia del ciel, come soavemente ti miri ne la terra abbeverata, anima fatta bella dal suo pianto! O in mille e mille specchi sorridente grazia, che da nuvola sei nata come la voluttà nasce dal pianto, musica nel mio canto ota t’effondi, che non è fugace, per me trasfigurata in alta pace a chi l’ascolti.… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – Il Fanciullo
I. Figlio della Cicala e dell’Olivo, nell’orto di quel Fauno tu cogliesti la canna pel tuo flauto, pel tuo sufolo doppio a sette fóri? In quel che ha il nume agresto entro un’antica villa di Camerata deserta per la morte di Pampínea? O forse lungo l’Affrico che riga la pallida contrada ove i campi il… Leggi tutto »
Gabriele D’Annunzio – La tregua
Dèspota, andammo e combattemmo, sempre fedeli al tuo comandamento. Vedi che l’armi e i polsi eran di buone tempre. O magnanimo Dèspota, concedi al buon combattitor l’ombra del lauro, ch’ei senta l’erba sotto i nudi piedi, ch’ei consacri il suo bel cavallo sauro alla forza dei Fiumi e in su l’aurora ei conosca la gioia… Leggi tutto »