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Registrazione dal vivo: Milano, Teatro alla Scala, 12 luglio 1952
Prima rappresentazione: Firenze, Teatro della Pergola, 14 marzo 1847
Preludio:
Ballo (Atto III)
Libretto di Francesco Maria Piave (PDF)
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Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai né pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m’affaccio,
E l’antica natura onnipossente,
Che mi fece all’affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d’altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or da’ trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già ch’io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell’artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov’è il suono
Di que’ popoli antichi? or dov’è il grido
De’ nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l’armi, e il fragorio
Che n’andò per la terra e l’oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s’aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch’egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s’udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.
E voi de’ figli dolorosi il canto,
Voi dell’umana prole incliti padri,
Lodando ridirà; molto all’eterno
Degli astri agitator più cari, e molto
Di noi men lacrimabili nell’alma
Luce prodotti. Immedicati affanni
Al misero mortal, nascere al pianto,
E dell’etereo lume assai più dolci
Sortir l’opaca tomba e il fato estremo,
Non la pietà, non la diritta impose
Legge del cielo. E se di vostro antico
Error che l’uman seme alla tiranna
Possa de’ morbi e di sciagura offerse,
Grido antico ragiona, altre più dire
Colpe de’ figli, e irrequieto ingegno,
E demenza maggior l’offeso Olimpo
N’armaro incontra, e la negletta mano
Dell’altrice natura; onde la viva
Fiamma n’increbbe, e detestato il parto
Fu del grembo materno, e violento
Emerse il disperato Erebo in terra.
Tu primo il giorno, e le purpuree faci
Delle rotanti sfere, e la novella
Prole de’ campi, o duce antico e padre
Dell’umana famiglia, e tu l’errante
Per li giovani prati aura contempli:
Quando le rupi e le deserte valli
Precipite l’alpina onda feria
D’inudito fragor; quando gli ameni
Futuri seggi di lodate genti
E di cittadi romorose, ignota
Pace regnava; e gl’inarati colli
Solo e muto ascendea l’aprico raggio
Di febo e l’aurea luna. Oh fortunata,
Di colpe ignara e di lugubri eventi,
Erma terrena sede! Oh quanto affanno
Al gener tuo, padre infelice, e quale
D’amarissimi casi ordine immenso
Preparano i destini! Ecco di sangue
Gli avari colti e di fraterno scempio
Furor novello incesta, e le nefande
Ali di morte il divo etere impara.
Trepido, errante il fratricida, e l’ombre
Solitarie fuggendo e la secreta
Nelle profonde selve ira de’ venti,
Primo i civili tetti, albergo e regno
Alle macere cure, innalza; e primo
Il disperato pentimento i ciechi
Mortali egro, anelante, aduna e stringe
Ne’ consorti ricetti: onde negata
L’improba mano al curvo aratro, e vili
Fur gli agresti sudori; ozio le soglie
Scellerate occupò; ne’ corpi inerti
Domo il vigor natio, languide, ignave
Giacquer le menti; e servitù le imbelli
Umane vite, ultimo danno, accolse.
E tu dall’etra infesto e dal mugghiante
Su i nubiferi gioghi equoreo flutto
Scampi l’iniquo germe, o tu cui prima
Dall’aer cieco e da’ natanti poggi
Segno arrecò d’instaurata spene
La candida colomba, e delle antiche
Nubi l’occiduo Sol naufrago uscendo,
L’atro polo di vaga iri dipinse.
Riede alla terra, e il crudo affetto e gli empi
Studi rinnova e le seguaci ambasce
La riparata gente. Agl’inaccessi
Regni del mar vendicatore illude
Profana destra, e la sciagura e il pianto
A novi liti e nove stelle insegna.
Or te, padre de’ pii, te giusto e forte,
E di tuo seme i generosi alunni
Medita il petto mio. Dirò siccome
Sedente, oscuro, in sul meriggio all’ombre
Del riposato albergo, appo le molli
Rive del gregge tuo nutrici e sedi,
Te de’ celesti peregrini occulte
Beàr l’eteree menti; e quale, o figlio
Della saggia Rebecca, in su la sera,
Presso al rustico pozzo e nella dolce
Di pastori e di lieti ozi frequente
Aranitica valle, amor ti punse
Della vezzosa Labanide: invitto
Amor, ch’a lunghi esigli e lunghi affanni
E di servaggio all’odiata soma
Volenteroso il prode animo addisse.
Fu certo, fu (né d’error vano e d’ombra
L’aonio canto e della fama il grido
Pasce l’avida plebe) amica un tempo
Al sangue nostro e dilettosa e cara
Questa misera piaggia, ed aurea corse
Nostra caduca età. Non che di latte
Onda rigasse intemerata il fianco
Delle balze materne, o con le greggi
Mista la tigre ai consueti ovili
Né guidasse per gioco i lupi al fonte
Il pastorel; ma di suo fato ignara
E degli affanni suoi, vota d’affanno
Visse l’umana stirpe; alle secrete
Leggi del cielo e di natura indutto
Valse l’ameno error, le fraudi, il molle
Pristino velo; e di sperar contenta
Nostra placida nave in porto ascese.
Tal fra le vaste californie selve
Nasce beata prole, a cui non sugge
Pallida cura il petto, a cui le membra
Fera tabe non doma; e vitto il bosco,
Nidi l’intima rupe, onde ministra
L’irrigua valle, inopinato il giorno
Dell’atra morte incombe. Oh contra il nostro
Scellerato ardimento inermi regni
Della saggia natura! I lidi e gli antri
E le quiete selve apre l’invitto
Nostro furor; le violate genti
Al peregrino affanno, agl’ignorati
Desiri educa; e la fugace, ignuda
Felicità per l’imo sole incalza.
Registrazione audio integrale dell’udienza di “Processo per la morte di Giulio Regeni” che si è tenuta lunedì 18 marzo 2024 a Roma.
Gli argomenti trattati nel processo sono: Egitto, Italia, Rapimenti, Regeni, Servizi Segreti, Universita’, Violenza.
La registrazione audio dell’udienza ha una durata di 2 ore e 15 minuti.
da: Radio Radicale
Download:
https://www.classicistranieri.com/wp-content/uploads/2024/03/RadioRadicale-mp1251632.mp3
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Vaticano – Sono circa trenta i direttori diocesani delle Pontificie Opere Missionarie , in gran parte provenienti dal Continente africano, che partecipano al corso di formazione missionaria apertosi ieri pomeriggio a Roma presso il Centro Internazionale di Animazione Missionaria . Il Corso, organizzato dalla Pontificia Unione Missionaria è coordinato da Padre Dinh Anh Nguyen OFM Conv, segretario generale della PUM, coadiuvato da padre Antony Chantry, Direttore Nazionale POM Missio England & Wales e Coordinatore Continentale Europeo.
Nella mattinata di oggi, martedì 20 febbraio, la delegazione dei direttori diocesani che sta seguendo il corso in programma fino a venerdì prossimo ha fatto visita alle Pontificie Opere Missionarie e al Dicastero per l’Evangelizzazione . La “cinque giorni” si pone l’obiettivo di offrire dei contenuti che possano essere utili nel lavoro di animazione, formazione e cooperazione missionaria. Il programma prevede tutte le mattine, dopo la celebrazione eucaristica e le lodi, una visita a luoghi significativi per la storia e l’attività del Dicastero missionario e per l’opera apostolica della Chiesa. Domani in particolare è prevista la partecipazione all’udienza generale con Papa Francesco e la visita alla Basilica di San Pietro, giovedì è in programma la visita al Collegio Urbano, la Pontificia Università Urbaniana e l’Archivio storico di Propaganda Fide e venerdì quella al Collegio San Pietro.
I pomeriggi sono invece riservati alle conferenze e alle sessioni di lavoro di gruppo. Il pomeriggio di lunedì 19 febbraio il Segretario generale della PUM ha avviato il corso con un intervento di benvenuto teso a ricapitolare storia, missione e carisma delle Pontificie Opere Missionarie. Oggi e domani le conferenze saranno affidate rispettivamente a padre Tadeusz Nowak, segretario generale della Pontificia Opera della Propagazione della Fede e a suor Roberta Tremarelli, segretario generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, cui seguiranno le riflessioni di Father Antony Chantry, sul futuro della Missio ad gentes dal punto di vista di chi ha le “mani in pasta”, suddivise in due giornate.
Giovedì pomeriggio, dopo la conferenza di padre Guy Bognon SSS, segretario generale della Pontificia Opera San Pietro Apostolo, è previsto l’intervento di Mons. Samuele Sangalli, sottosegretario del Dicastero per l’Evangelizzazione sul significato della missione oggi ed il Servizio del Dicastero per l’Evangelizzazione. A chiudere sarà padre Anh Nhue Nguyen con un breve intervento sui messaggi del Papa per le Giornate Missionarie Mondiali del 2022, 2023 e 2024. Venerdì il corso verrà concluso dall’intervento del segretario generale della Pum a cui seguiranno la sessione dei gruppi di lavoro e confronto ed infine le conclusioni.
Maumere – “Una grande famiglia con ‘un cuore solo, un’anima sola e uno spirito solo’, nel portare attenzione a chi soffre e si sente solo. Questa la caratteristica che rende il gruppo di giovani Camilliani ‘messaggeri viventi’ del loro Fondatore, San Camillo, che li voleva essere ‘altrettanti Gesù’ nel servire i malati e i poveri”. La voce è quella di padre Luigi Galvani, Camilliano sull’isola, che condivide con l’Agenzia Fides la Giornata vissuta lo scorso 18 febbraio insieme alla popolazione.
Sulla linea del messaggio che Papa Francesco ha pronunciato in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato, i Camilliani presenti nella diocesi di Maumere, isola Indonesiana di Flores, insieme a diversi malati hanno condiviso gioia e commozione per la visita di alcuni giovani sacerdoti e seminaristi. “Con la nostra presenza abbiamo voluto interpretare concretamente il messaggio di Papa Francesco ‘Non è bene che l’uomo sia solo’ – racconta il missionario. Viva e particolarmente toccante è stata la concelebrazione nella cappella dell’ospedale in cui due sacerdoti novelli e un diacono, Camilliani, ordinati alcuni giorni prima, sono stati gli animatori speciali dell’evento assieme a sessanta seminaristi. Almeno per qualche momento abbiamo provato a fare dimenticare sofferenza, solitudine e isolamento.”
Il missionario descrive inoltre il coinvolgimento non solo con i malati del grande ospedale della città in cui sono responsabili del servizio pastorale, ma anche con altre diecine di malati e anziani di alcune parrocchie. “Durante la liturgia Eucaristica sette giovani sacerdoti camilliani hanno amministrato il Sacramento dell’unzione a circa 250 malati. Pure il personale medico e infermieristico, presente alla celebrazione, ha ammirato il gruppo di giovani Camilliani entusiasti della loro vocazione”.
Città del Vaticano – Il Santo Padre Francesco ha nominato Vescovo della Diocesi di Nalgonda il Rev. P. Karnam Dhaman Kumar, M.S.F.S. , finora Parroco di S. Bartolomäus in Münster e Superiore Delegato dei Missionari M.S.F.S. in Germania.
Karnam Dhaman Kumar, M.S.F.S., è nato il 16 novembre 1963 a Vijayanagaram, nell’Arcidiocesi di Visakhapatnam, nello Stato di Andhra Pradesh. Dopo il noviziato nella Congregazione M.S.F.S. presso il Salesianum a Visakhapatnam, ha studiato Filosofia presso il Suvidya College a Bangalore e Teologia presso il Jnana Deepa Vidyapeeth a Pune.
Ha emesso la Professione Perpetua il 3 dicembre 1989 ed è stato ordinato sacerdote il 17 ottobre 1990.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vice-Parroco della Missione, Elakathuruthy ; Parroco di Chinnamanayunikota ; Rettore del Seminario Minore Fransalian Vidya Jyothi, Diocesi di Eluru ; Preside della St. Francis de Sales School, Diocesi di Eluru ; Rettore del St. Pius Seminary ed Amministratore della St. Pius School ; Cappellano di S. Gertrudis, Horstmar e di S. Cosman et Damian, Horstmar-Laer, Diocesi di Münster, Germania ; Rettore della St. Francis de Sales Theology Study House, Diocesi di Eluru ; Consigliere Provinciale della Provincia M.S.F.S. di Visakhapatnam ; Preside della St. Francis de Sales School, Shantinagar, Arcidiocesi di Hyderabad ; Coadiutore Parrocchiale di S. Gertrudis, Horstmar, Diocesi di Münster, Germania ; dal 2019, Superiore Delegato della Provincia M.S.F.S. in Germania e, dal 2020, Parroco di S. Bartolomäus, Diocesi di Münster, Germania.
Città del Vaticano – Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Khandwa il Rev. Sac. Augustine Madathikunnel, finora Amministratore della medesima Diocesi.
Augustine Madathikunnel è nato il 9 luglio 1963 a Koolivaya , nella Diocesi di Mananthavady. Ha studiato Filosofia e Teologia presso il St. Charles Seminary a Nagpur ed è stato ordinato sacerdote il 18 aprile 1994 per la Diocesi di Khandwa.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vice-parroco a Sirpur ; Segretario del Vescovo ed Insegnante alla St. Thomas School ; Licenza in Teologia Morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana di Roma ; Segretario del Vescovo ; Rettore del St. Pius Seminary ed Amministratore della St. Pius School ; Segretario del Vescovo ed Economo Diocesano ; Parroco di St. Anne ; dal 2021, Amministratore Diocesano di Khandwa.
Città del Vaticano – Il Santo Padre Francesco ha nominato Vescovo di Khammam il Rev.do Sac. Prakash Sagili del clero di Cuddapah, finora Parroco della St. John Bosco a Chittor e Coordinatore della CCBI Health Apostolate.
Prakash Sagili è nato il 2 gennaio 1957. Dopo aver frequentato il St. Peter’s Minor Seminary di Cuddapah e il Christ the King Seminary di Vijayawada, ha proseguito il percorso di formazione presso il Sacred Heart Seminary di Poonamallee, Chennai.
È stato ordinato sacerdote il 25 aprile 1984.
Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Vice-Parroco a Badvel ; Direttore Giovani e Centro Pastorale ; Parroco a Mydukur e Segretario Multipurpose Social Service Society ; Direttore Regionale dei Giovani, Andra Pradesh ; Parroco a Proumamilla ; Direttore Nazionale Movimenti Giovanili India ; Direttore Chittoor Multipurpose Social Service Society ; Vicario Generale di Cuddapah e Parroco all’Arogyamatha Shrine ; Direttore del St. John’s Hospital, Bangalore ; Dottorato in Sociologia al Shri Venkateswara University Thirupathi ; Parroco a Sivadi e della Cattedrale St. Mary di Cuddapah : dal 2020, Parroco della St. John Bosco di Chittor e, dal 2021, Coordinatore della CCBI Health Apostolate.
Città del Vaticano – Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Aurangabad presentata da S.E. Mons. Ambrose Rebello.