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bookmark_borderEUROPA/POLONIA – Preghiamo con il beato padre Paolo Manna

Varsavia – In occasione del prossimo 150° anniversario della nascita del Beato padre Paolo Manna, missionario del PIME, nato ad Avellino il 16 gennaio 1872, fondatore della Pontificia Unione Missionaria , il Segretariato nazionale della PUM in Polonia ha preparato una raccolta di testi, a carattere formativo e spirituali, adatti per la preghiera personale e comunitaria.
Come informa p. Luca Bovio, IMC, Segretario nazionale della PUM in Polonia, autrice della raccolta è suor Monica Juszka, che ha difeso la tesi di dottorato scrivendo sul Beato Paolo Manna. I testi sono stati accuratamente selezionati dalle Sacre Scritture, dai documenti della Chiesa e dagli scritti di padre Manna, inoe suor Monica ha anche preparato alcuni interrogativi per la riflessione e la preghiera. Questi testi verranno pubblicati mensilmente, iniziando da questo mese di settembre 2021 fino a giugno 2022, sulla pagina web delle Pontificie Opere Missionarie della Polonia.
Il Beato Padre Paolo Manna , sacerdote dell’Istituto Missioni Estere a Milano, lavorò per un decennio nella Birmania orientale, fino a quando dovette rimpatriare per una grave malattia. Da allora per oe quarant’anni dedicò tutte le sue forze, con gli scritti e con le opere, a diffondere l’idea missionaria tra il popolo ed il clero. Nel 1916 fondò l’Unione Missionaria del Clero, diventata poi la Pontificia Unione Missionaria, che è diffusa in tutto il mondo con lo scopo di formare e animare tutti i battezzati nella loro responsabilità missionaria.

Link correlati :Il sito delle POM della Polonia

bookmark_borderASIA/COREA DEL SUD – Il Cardinale Yeom: preghiamo per una vera riconciliazione, unità e pace nella penisola coreana

Seoul – “Preghiamo per una vera riconciliazione, unità e pace su questa terra divisa, ricordando la tragedia della guerra”: lo ha detto il Cardinale Andrew Yeom, Arcivescovo di Seoul e Amministratore apostolico di Pyongyang, nella solenne “Messa per la pace nella penisola coreana” in occasione del 71° anniversario dello scoppio della guerra di Corea . Come riferito all’Agenzia Fides dall’Ufficio comunicazione dell’Arcidiocesi di Seoul, alla solenne Messa, concelebrata il 25 giugno nella Cattedrale di Seoul, insieme con i Vescovi ausiliari di Seoul, erano presenti diversi sacerdoti e centinaia di cattolici, pur nel rispetto delle misure anti Coid-19.
“La Chiesa cattolica di Corea si sforza in ogni modo possibile di realizzare la missione di diventare uno strumento efficace per la riconciliazione e l’unità del popolo coreano”, si legge nella nota pervenuta a Fides, che ricorda come la Conferenza episcopale cattolica della Corea abbia designato il 25 giugno come “Giornata di preghiera per la riconciliazione nazionale e l’unificazione”.
Dopo aver recitato il Rosario per la pace, il Cardinale Yeom ha ringraziato il Signore per “averci permesso di celebrare la Messa per la pace nella penisola coreana anche nei momenti difficili causati dalla pandemia”.
Il Presule nella sua omelia, ha ricordato che “Gesù dice di perdonare non sette volte ma settanta volte sette chi pecca contro di noi. Nessun processo di pace può mai iniziare senza un atteggiamento di perdono sincero radicato nei cuori umani. A volte ci chiediamo perché noi dobbiamo perdonare coloro che non meritano nemmeno il nostro perdono. Tuttavia, perdonare è in realtà condizione per essere perdonati da Dio, ed è anche la condizione per la riconciliazione reciproca; è quindi la condizione per essere riconciliati con Dio. E questo è indispensabile per la nostra salvezza”, ha detto.
Ha aggiunto il Cardinale: “Vorrei riaffermare che la pace non è semplicemente assenza di guerra, tuttavia silenziare le armi e spegnere i focolai di guerra è una condizione inevitabile per iniziare un viaggio che porta alla pace nei suoi vari aspetti. Offrire e accettare il perdono è l’essenziale condizione per compiere il cammino verso una pace autentica e duratura. Sono pienamente consapevole che il perdono può sembrare contrario alla logica umana, che spesso cede alla dinamica del conflitto e vendetta. Ma il perdono è ispirato dalla logica dell’amore, quell’amore che Dio ha per ogni uomo e donna, per ogni popolo e nazione, e per tutta la famiglia umana”.
Il Cardinale Yeom ha proseguito: “Come ci dice Gesù nel Vangelo di oggi, tutti noi ci siamo riuniti qui nel suo nome, chiediamo con tutto il cuore al Padre nostro che è nei cieli di concederci tutto questo. Sono sicuro che la nostra preghiera sarà certamente ascoltata, come dice il Signore, che è presente qui e ora in mezzo a noi”.
La Messa è stata organizzata dal Comitato per la Riconciliazione Nazionale dell’Arcidiocesi di Seoul che è stato fondato il 1 marzo 1995 dal compianto Cardinale Stephen Kim Sou-hwan, come strumento per costruire la riconciliazione e la pace tra la Corea del Sud e del Nord.
Con lo slogan “Finché li ricordiamo, sono vivi. Finché preghiamo per loro, la nostro la preghiera sarà esaudita”, il Comitato ha intensificato la campagna di preghiera per i fedeli cattolici del Nord che vivono la loro vita di fede in segreto e con grande rischio personale. Il Comitato ha anche avviato diverse iniziative umanitarie per le popolazioni del Nord, aiutando i rifugiati nordcoreani che vivono in Corea del Sud, promuovendo l’educazione alla pace.
Il 15 agosto del 2020, la diocesi di Pyongyang, nella capitale della Corea del Nord, è stata consacrata a Nostra Signora di Fatima, in occasione del 75esimo anniversario della liberazione della Corea dal dominio coloniale giapponese e del 70° anniversario della scoppio della guerra di Corea.





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