Signor, pregio e onor di questa etade,
cui tutte le virtù compagne fersi,
che con tante bell’opre e sì diversi
effetti gite al ciel per mille strade:
quai fien, che possan mai tante, e si rade
doti vostre cantar prose, nè versi?
In voi solo (e son parca) può vedersi
giunta a sommo valor, somma bontade.
Voi saggio, voi clemente, voi cortese;
onde nel primo fior de’ più verd’anni
vi fu dato da Dio sì grande impero,
per ristorar tutti gli andati danni:
e, con potere eguale al bel pensero,
por sempiterno fine a tante offese.