Versione in ottava rima
del libro dei sette savi
Questo libro trata di Stefano,
fiolo de uno inperador di Roma;
el qual trata de beli amaistramenti.
1.
Malchidas, tanto saputo et dotto,
lo quarto astrologo, che tegniva l' arte
dela rismetricha, ivi ? condotto,
alo signor parl? in quela parte:
? El fo un chavaliero, signor, in Chamilotto, 5
che una bela molia aveva con so arte ;
la quale ve dicho ch' a lui iera desliale,
speso li cometeva fraude e male.
2.
Aveva sto chavaliero notrichato [1]
una sua gaza con molto gran piazere ; 10
e tanto a quela aveva insignato,
che tuto quelo che l' aveva a vedere
parlando chiaramente l' aveva apalexato,
ho, quanto al suo signor avea a incalere [2];
E la moliere, ve dicho, di chostui 15
un gioveneto lizadro amava pui cha lui.
3.
E uno zorno andando a chazare [3]
lo suo marito per prender dileto,
la sua moiere subito ebe a mandare
per lo suo amoroxo; e lui con volto lieto 20
a chaxa sua and? senza tardare.
Intrato dentro, andono alo leto,
e 'l zuocho amoroxo loro comenzava,
e la loro danza spesso refreschava [4].
4.
La gaza, che tuto lo fato ?no veduto, 25
dise: ? Madona, vui fate gran male
a vergonzare lo vostro marito saputo;
al mio signor e' dir? cose tale. ?
La dona e lo giovene vergognato fo tuto;
per inganar la gaza volse le spale: 30
la sua fantescha mand? sul solaro
con do bazili d' aqua a tal disvaro [5].
5.
E pian piano di quela feze spandere,
per modo tale ch' el parea che 'l piovesse;
la gaza, vedendo questo, avea a conprendere 35
che pioza fose, e quela chadese.
La dona anchora aveva ad atendere
de inganar la gaza pui che potesse;
e ala fantescha me par che comandasse
che uno gran dopiero [6] presto inpiasse [7] ; 40
6.
e ala porta presto fosse andata
con quel dopiero in mano azexo [8],
e quela avere aperta e poi serata
davanti dela gaza adeso adeso [9],
per dimostrare che la sera fose andata 45
e che l' altro zorno fose venuto esso.
E chus? la gaza fra lie si pensava ;
per tal modo la bestiola inganava.
7
E dapoi questo lo chavalier tornava
dala sua chaza con grande alegreza: 50
quando in chaxa sua lui intrava,
la gaza a parlare presto se afreza [10],
dizendo: ? Misiere, aldi sta cosa prava. ?
E tuto li contava con gran zentileza
quelo che dela madona lei veduto avea. 55
O, quanto lo chavalier di zo se ne dolea!
8.
E con la dona forte mente inniquitoxo [11]
amara mente l' aveva a ranpognare :
e sapiati per zerto ch' el ne iera ziloxo [12],
e pur al tuto lo la voleva amazare. 60
La dona alora con volto balda[n]zoxo
li dise : ? Non crediate tale afare :
de, dimandate a lei quando fo questo,
e sapereti la cossa pui manifesto.
9.
E 'l chavalier presto quela adimandava: 65
Quando fo questo che zo ?i veduto!
Alora quela bestiola s? parlava:
? Misiere, forte el pioveva al postuto,
et anchora uno chiaro sole s? vanpava,
quando io vidi quel gioveneto arguto. 70
E lo cavaliero poi ebeno consideratto
che in quel giorno bon tempo era statto.
10.
Dise la dona alora chon grande ardire:
Chiaro vedete ahora, signor mio,
che questa bestia s? ?no a mentire. 75
Ahim? topina, ch' a gran pericolo stun io
per una bestia poter aver martire!
Conprexo questo, lo marito laud? Dio;
e la sua gaza presto ebe amazato,
az? che pizor erore non li abi scontrato. 80
11.
L' avene dapoi, tracorsi alcuni zorni,
che 'l cavaliero sul solaro montava
dela sua chaxa, e conprende li scorni,
perch? ivi li duo bazili s? atrovava,
li qual la fantesca, con suo ati muxorni, 85
in quelo luocho la se li dismentichava.
La malizia de sua moiera lo conprendia
per li bazili, che chiaramente lui vedia.
12.
E poi la fantescha chiam? da disparte,
e diseli: ? I bazili in questo luocho 90
chi li ? metuti me d?, e con che arte,
tuta la verit? me dirai, e non pocho .
E lei voliando dinegare la parte,
la mese al tormento con mal zuocho :
ed ela tuta la verit? ebe a confesare, 95
quelo che la madona li ? fato fare.
13.
Lo chavalier f? prender sua moliere.
e quela feze ardere e bruxare ;
la fantescha lui scapol? volentiere,
perch? la verit? ebe a manifestare ; 100
ma dela gaza molto s' avea a condolere
che lui con ira l' ebeno ad amazare.
E a questo modo vui, signor, fare doveti:
la falsa inperarixe al tormento meteti,
14.
az? che la veritade lei s? confessa; 105
e 'l vostro fiolo non sentenziar a torto. ?
Lo inperatore, aldando la cosa egressa
alquanto del fiolo prexe conforto.
Lo filosofo poi se part? in pressa.
Lo zorno se ne andono tuto acorto: 110
lo inperador nela zanbra la sera
con la moier si trov? a tal maniera.
15.
La qual si stava molto grama e dolente,
perch? al suo fiolo n' aveva donato morte.
Alora disse la dama molto despiazente : 115
A voi, miser, avigner? le male sorte
come l' avene a un gastaldo duramente,
che da so fiolo fono morto una note. ?
Dise lo re: ? Hora, madona, me dite tal afare. ?
Al vostro honor e' ? conpito l'otavo cantare. 120
Note
___________________________________
[1] notrichato: nutrito
[2] incalere: importare, stare a cuore
[3] chazare: cacciare
[4] e spesso riprendevano la lloro danza
[5] disvaro, da disvariare: rendere diversa una cosa, mostrare agli altri che la cosa ? diversa da ci? che essi pensano: diversit?
[6] dopiero: candeliere
[7] inpiasse: accendesse
[8] azexo: acceso
[9] adeso adeso: in un attimo
[10] se afreza: si affretta
[11] inniquitoxo: adirato
[12] ziloxo: geloso
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? 1996 - Tutti i diritti sono riservati Biblioteca dei Classici Italiani di Giuseppe Bonghi Ultimo aggiornamento: 30 ottobre 2004 |
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