Cztery pory roku (Vivaldi)
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Cztery pory roku (Le quattro stagioni) - cykl 4 koncertów skrzypcowych umieszczony w zbiorze 12 koncertów Il Cimento dell`Armonia e dell`Invenzione, op. 8 (1725). Skomponował je Antonio Vivaldi (1678-1741) i wydał w Amsterdamie w 1725 roku. Są one wybitnym przykładem muzyki ilustracyjnej. Powstały na podstawie anonimowych sonetów (możliwe, że autorem był sam Vivaldi). W partyturze zaznaczono, które fragmenty sonetów odnoszą się do której części muzyki.
- Koncert nr 1 E-dur "Wiosna" ("La Primavera"), RV 269
- Koncert nr 2 g-moll "Lato" ("L`Estate"), RV 315
- Koncert nr 3 F-dur "Jesień" ("L`Autunno"), RV 293
- Koncert nr 4 f-moll "Zima" ("L`Inverno"), RV 297
[edytuj] Tekst włoski sonetów
- Koncert nr 1 E-dur "Wiosna" ("La Primavera"), RV 269
Allegro
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' Zeffiretti
Con dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l' aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti;
Tornan' di nuovo al lor canoro incanto:
Largo
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.
Allegro
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all' apparir brillante.
- Koncert nr 2 g-moll "Lato" ("L`Estate"), RV 315
Allegro non molto
Sotto dura Staggion dal Sole accesa
Langue l' huom, langue 'l gregge, ed arde il Pino;
Scioglie il Cucco la Voce, e tosto intesa
Canta la Tortorella e 'l gardelino.
Zeffiro dolce Spira, mà contesa
Muove Borea improviso al Suo vicino;
E piange il Pastorel, perche sospesa
Teme fiera borasca, e 'l suo destino;
Adagio e piano - Presto e forte
Toglie alle membra lasse il Suo riposo
Il timore de' Lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mossoni il Stuol furioso!
Presto
Ah che pur troppo i Suo timor Son veri
Tuona e fulmina il Ciel e grandioso
Tronca il capo alle Spiche e a' grani alteri.
- Koncert nr 3 F-dur "Jesień" ("L`Autunno"), RV 293
Allegro
Celebra il Vilanel con balli e Canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor de Bacco accesi tanti
Finiscono col Sonno il lor godere
Adagio molto
Fà ch' ogn' uno tralasci e balli e canti
L' aria che temperata dà piacere,
E la Staggion ch' invita tanti e tanti
D' un dolcissimo Sonno al bel godere.
Allegro
I cacciator alla nov' alba à caccia
Con corni, Schioppi, e canni escono fuore
Fugge la belua, e Seguono la traccia;
Già Sbigottita, e lassa al gran rumore
De' Schioppi e canni, ferita minaccia
Languida di fuggir, mà oppressa muore.
- Koncert nr 4 f-moll "Zima" ("L`Inverno"), RV 297
Allegro non molto
Aggiacciato tremar trà neri algenti
Al Severo Spirar d' orrido Vento,
Correr battendo i piedi ogni momento;
E pel Soverchio gel batter i denti;
Largo
Passar al foco i di quieti e contenti
Mentre la pioggia fuor bagna ben cento
Allegro
Caminar Sopra 'l giaccio, e à passo lento
Per timor di cader gersene intenti;
Gir forte Sdruzziolar, cader à terra
Di nuove ir Sopra 'l giaccio e correr forte
Sin ch' il giaccio si rompe, e si disserra;
Sentir uscir dalle ferrate porte
Sirocco Borea, e tutti i Venti in guerra
Quest' é 'l verno, mà tal, che gioja apporte.
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