Antonio Machado nacque il 26 luglio 1875 a Siviglia, nel palazzo di “Las Dueñas” situato nella via omonima. A otto anni abbandonò insieme alla sua famiglia la città andalusa alla volta di Madrid dove studiò nella Institución Libre de Enseñanza. Una scuola laica e moderna fondata da Francisco Giner de los Ríos. Nel 1893 la morte del padre – uno studioso del folklore – lasciò la famiglia in precarie condizioni economiche ma ciò non impedì al giovane Antonio di trascorrere la sua giovinezza in ambienti teatrali (recitò anche) e letterari, nei caffè frequentati da Miguel de Unamuno, Ramón María del Valle-Inclán, Azorín, Francisco Villaespesa e poi da Juan Ramón Jiménez e Ramón Pérez de Ayala. Compì anche due viaggi a Parigi: nel 1899 e nel 1902. Durante il suo primo soggiorno nella capitale francese conobbe Oscar Wilde e Jean Moréas; durante il secondo il maestro del modernismo, il poeta nicaraguense Rubén Darío. Negli anni successivi viaggiò molto anche nelle terre di Spagna.
Intanto nel 1903 aveva esordito con il libro di poesie Soledades. Nel 1907 ottenne un posto di professore di francese nelle scuole secondarie di Soria. Qui, due anni dopo, sposò la quindicenne Leonor Izquierdo; il poeta allora aveva 34 anni. L’anno successivo è ancora a Parigi, dove segue un corso di Henri Bergson. In questo viaggio lo accompagnò la moglie che però appena due anni dopo, nel 1912 – l’anno in cui uscì la sua raccolta più famosa, Campos de Castilla -, morì di ti
si dopo una lunga malattia.
da: it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Machado
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